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Il progetto ha l'obiettivo di garantire supporto progettuale al tutto il processo PON Metro.
Finanziamento complessivo Asse 5: 1.050.000€

Supporto progettuale, comunicazione e collaborazione come metodo
Il progetto intende proseguire il processo già avviato nel 2015 ad es. con i percorsi “Collaborare è Bologna” e “La Voce delle Unioni” e renderlo una modalità strutturale e costante di collaborazione tra Comune, Città Metropolitana e cittadini, associazioni, stakeholder.
A supporto delle attività si prevede di realizzare un insieme di azioni di comunicazione per diffondere la conoscenza del PON Metro, garantendo la visibilità dei suoi obiettivi ed evidenziando il ruolo dell’Unione Europea nel finanziamento del programma. Il processo di pianificazione, attuazione, controllo, valutazione, monitoraggio e gestione finanziaria delle Azioni del PON Metro sarà delegato all’Autorità Urbana Comune di Bologna.

Tempi: 10.05.2016 – 31.12.2023
Risorse economiche: 1.050.000€

 

 

I progetti che rientrano nell’Asse 4 “Infrastrutture per l’inclusione sociale” intendono contrastare le diverse forme di esclusione sociale sperimentando nuove forme di abitare, fondate su collaborazione, solidarietà e pratiche di sostenibilità e di cura del bene comune e, in ambito professionale, offrendo nuovi spazi di coworking, formazione, incontro e scambio di competenze.

Finanziamento complessivo Asse 4: 10.032.191€

Realizzazione e recupero di alloggi rivolti al contrasto del disagio abitativo, ristrutturazione e rigenerazione di strutture rivolte all'accoglienza di persone in fragilità sociale
Il progetto, al fine di ampliare e migliorare la disponibilità di alloggi e servizi per persone in condizione di grave disagio abitativo, si propone di riqualificare edifici (strutture di accoglienza o alloggi) caratterizzati da permanenze temporanee di ospiti in condizione di particolare fragilità sociale e/o precarietà abitativa. Gli immobili oggetto di intervento saranno individuati sulla base del percorso di confronto “Collaborare è Bologna” e dell’analisi territoriale svolta in stretta collaborazione con ASP Città di Bologna e gli enti gestori dei servizi di accoglienza. Alcuni possibili luoghi oggetto di intervento potranno essere: Rifugio notturno della solidarietà, Condominio Roncaglio, Area del Lazzaretto, Transizione abitativa ex studentato Battiferro (Quartiere Navile); Polo di Via Pallavicini (Area San Vitale – Croce Del Biacco), Struttura Beltrame (Area San Vitale – Cirenaica), Sportello di ascolto spazio via Polese (Area Porto), Struttura Madre Teresa (Quartiere Savena), Condominio via della Canapa (Area San Donato – Pilastro).

Tempi: 09.2016 – 12.2021
Risorse economiche: 2.655.579,94€

Riqualificazione e recupero di immobili da adibire a spazi comuni, per attività di inclusione e innovazione sociale
Il progetto intende creare nuovi spazi collaborativi attraverso la riqualificazione e rifunzionalizzazione di alcuni edifici, al fine di ospitare attività associative, favorire l’autoimprenditorialità giovanile, stimolare l’innovazione sociale e l’inclusione attiva attraverso la cultura e la creatività. Gli spazi riqualificati costituiranno quindi dei nuovi contenitori che, oltre ad accogliere tali attività, contribuiranno anche alla riqualificazione urbana in aree degradate e offriranno luoghi per la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati per la fascia giovanile. Gli edifici su cui intervenire saranno scelti sulla base dei dati emersi dal percorso “Collaborare è Bologna”, dal confronto con i Quartieri e delle caratteristiche delle azioni di innovazione sociale previste.

Tempi: gennaio 2017 – dicembre 2020
Risorse economiche: 7.376.610,94€

 

Il giorno 8 marzo 2016 il Comune ha rilasciato il permesso di costruire per la realizzazione del primo stralcio di opere di urbanizzazione del comparto "Bertalia-Lazzaretto” nella zona nord-ovest della città.

Online il questionario lanciato da Urban Center Bologna nell'ambito del progetto "One Tonne Society", finanziato dalla Climate-Kic, per indagare sulla volontà e sulla capacità dei cittadini bolognesi di vivere 12 mesi diminuendo la loro impronta di carbonio a tal punto da consumare solo una tonnellata di CO2.

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