In tanti si staranno chiedendo come trasformare il proprio lavoro in questa situazione di emergenza e di isolamento fisico, continuando a favorire la collaborazione. In questo articolo vi segnaliamo alcuni siti che potrebbero darvi importanti consigli operativi da mettere in pratica fin da subito.
Parliamo di smart working (lavoro agile), ovvero la modalità di lavoro caratterizzata dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi. Non significa semplicemente lavorare da casa, ma prevedere un nuovo modello organizzativo che rafforzi il concetto di collaborazione, flessibilità organizzativa ma anche utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio pc portatili, tablet e smartphone).
La definizione di smart working è contenuta nella Legge n.81/2017 ma ora, tra le misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell’emergenza da COVID-19, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato il 1° marzo 2020 un nuovo decreto che interviene sulle modalità di accesso allo smart working, confermate anche dal decreto del 4 marzo 2020. Il DPCM dell’11 marzo 2020 raccomanda che in questo momento di emergenza venga attuato il massimo utilizzo, da parte delle imprese, di modalità di lavoro agile e ha eliminato per tutta la fase di emergenza il requisito dell’accordo scritto tra azienda e dipendente. Per questo, è importante sapersi orientare, scegliere gli strumenti più funzionali e trovare la soluzione migliore in base alle proprie esigenze
Come Fondazione stiamo progettando le prossime attività che coinvolgono le comunità e i cittadini all’interno dei numerosi progetti attivi ma in modo rapido abbiamo cambiato modo di lavorare mettendo al centro l’esigenza di coniugare collaborazione distribuita e facilità di gestione dei processi. Grazie alle tecnologie e alla rete sono tante le soluzioni possibili e con questo articolo vorremmo facilitare l’accesso ad alcune di esse. In tanti ci stiamo attrezzando per capire come confrontarci e portare avanti progetti che in tempi di normalità avremmo gestito attraverso riunioni o spazi collaborativi dove scambiare consigli e idee, ma possiamo trovare nuovi strumenti da utilizzare per lavorare insieme come applicazioni di messaggistica, scrittura ed editing, call e video conferenze e documenti condivisi in cloud. Non tutti abbiamo gli stessi bisogni, basti pensare alla didattica che fortunatamente ha molti servizi dedicati per consentire di fare lezione a distanza attraverso piattaforme dedicate.
Consapevoli che non sia possibile stilare una lista completa, ecco alcuni siti web che si offrono come guide utili.
Il sito è promosso all’interno della comunità Spaghetti Open Data, che si racconta così: “Siamo civic hacker. Non siamo un gruppo persistente e strutturato, ma ci legano connessioni intermittenti e irregolari. Sappiamo (dis)organizzarci in modo rapido ed efficiente. Preferiamo la prototipazione ai convegni, l’esperienza diretta al racconto mediato. Diamo valore alle relazioni e crediamo che il progresso non sia la corsa di una ristretta elite, ma il cammino lento e faticoso di una comunità intera”.
È possibile contattare Spaghetti Open Data se si desidera dare una mano. C’è bisogno di tutti “tanto di informatici, quanto di economisti, di umanisti, di artisti, e di liberi pensatori. Sono benvenute le intelligenze ribelli e irregolari che hanno voglia di giocare e reinventare strumenti e tecnologie”. Sulla piattaforma si trovano soluzioni e strumenti per call e video conferenze, editing collaborativo, condivisione di file su cloud
Flexible Working è un progetto solidale che riunisce alcune delle migliori aziende italiane nel settore dello smart working e che hanno scelto di fare squadra e collaborare in questo delicato momento per dare vita a una piattaforma informativa dove le aziende possano trovare tutte le risorse utili per capire come utilizzare rapidamente gli strumenti per il lavoro da remoto e accedere a servizi di supporto gratuito messi a disposizione dalla rete di realtà. Si trovano informazioni, risorse e materiale gratuito, ma anche documenti e video tutorial per aiutare le PMI a capire quali sono le problematiche da affrontare per abilitare il lavoro da remoto e a districarsi tra le tante opportunità, oltre alla possibilità di una consulenza per aiutarle nell’attivazione delle piattaforme e nel loro utilizzo iniziale
3. Per finire, segnaliamo Solidarietà digitale
È l’iniziativa del Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, con supporto tecnico dell’Agenzia per l’Italia Digitale, per ridurre l’impatto sociale ed economico del Coronavirus. Nel sito, in continuo aggiornamento, si trovano iniziative di imprese, associazioni, compagnie telefoniche che hanno messo a disposizione servizi gratuiti, con il comune obiettivo di migliorare la vita delle persone che in questo momento si vedono costrette a cambiare le proprie abitudini permettendo di: lavorare da remoto attraverso connettività rapida e gratuita e l’utilizzo di piattaforme di smart working avanzate, leggere gratuitamente giornali, libri o riviste in formato digitale sul proprio smartphone o tablet, rimanere al passo con i percorsi scolastici e di formazione, grazie a piattaforme di e-learning.
Se conoscete altri strumenti, sistemi e soluzioni, potete segnalarcelo scrivendoci a: