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Collettive - Progetto Queerfit
QUEERFIT è il primo corso di fitness in Italia, in coprogettazione con UISP e Palestra Orizzonte Benessere, che punta a contrastare l’emarginazione sociale delle persone trans* attraverso lo Sport, incoraggiandole a creare nuove reti di relazioni e sviluppare senso di appartenenza alla comunità, promuoveremo buone pratiche, formazione a livello nazionale e una sperimentazione concreta. Il progetto promuove un cambiamento culturale atto a decostruire l’immaginario delle persone transgender come relegate ai margini della società, ridurre stigma e pregiudizio, in un’ottica di empowerment di comunità. creare un sito web che dia visibilità al primo corso di fitness in Italia che punta a contrastare l’emarginazione sociale delle persone trans* attraverso lo sport.
Partendo dal sito web e da una campagna di comunicazione, si faranno conoscere le buone prassi in ambito sportivo circa il tema della varianza di genere, generando interesse da parte di enti e soggetti interessati a partnership per implementare i corsi di fitness, e nel contempo operare e promuovere una grande azione formativa su questi temi su scala nazionale tramite webinar dalla piattaforma del sito e grazie alla nostra esperienza.
LUOGO: San Donato - San Vitale
PROPONENTE: Gruppo trans Aps
RETE: Gruppo Trans APS, UISP Nazionale, UISP Bologna, Palestra Orizzonte Benessere
Collettive - Progetto Mettiamo su casa - Hub delle Case di Quartiere
Il progetto mira a supportare il processo di trasformazione della Case di Quartiere, partendo dal coinvolgimento di tre Case “pilota” - Savena - Il Gufo, San Donato/San Vitale – Il Pilastro, Navile - Katia Bertasi. L’obiettivo è supportare la creazione di una rete di spazi di welfare di comunità aperti a giovani, famiglie, anziani attraverso una riorganizzazione territoriale con nuove professionalità per innovare servizi e funzioni di luoghi. Le Case di Quartiere devono essere prossime rispetto a bisogni sociali, educativi, civici e culturali della comunità.
Tre sfide dell’agenda 2030 saranno la colonna portante del progetto: transizione digitale ed ecologica e inclusione sociale.
A gestire il percorso verso il cambiamento sarà una professionalità nuova, il manager di prossimità che si dedicherà alla costruzione delle reti, alla produzione culturale, all’attivismo e coinvolgimento dei volontari, alla definizione di un’identità condivisa delle Case di Quartiere e alla formazione finalizzata all’empowerment della comunità.
LUOGO: San Donato – San Vitale - CdQ Il Pilastro; Navile - CdQ Katia Bertasi; Savena - CdQ del Gufo
PROPONENTE: ANCESCAO e Associazione Senza il Banco
RETE: Auser Territoriale Bologna; Centro Sociale 2 Agosto 80 APS; SPI CGIL-Lega Navile; Quartiere Savena; Quartiere San Donato-San Vitale; Quartiere Navile; Associazione Fondo Comini; Fortitudo per il Sociale APS; Associazione 6000 Sardine; Centro Croce Coperta APS; Legambiente L’Arboreto APS; Centro Sociale Montanari APS; Next Generation Italy; Quartiere Savena; Centro sociale culturale Villa Paradiso APS.
Collettive - Progetto La moda che non (s)frutta!
Il progetto vuole avviare una collaborazione tra la Sartoria Sociale Social Chic e l’Azienda Agricola l’Orto di Barbieri con l’obiettivo di sperimentare l’utilizzo di prodotti di scarto provenienti dalla produzione agricola per la tintura e la stampa di tessuti in fibra naturale, che verranno impiegati per creare una linea di accessori moda, abbigliamento e teli d’arredamento.
L’idea nasce dal bisogno di offrire opportunità di inserimento lavorativo per fasce fragili della popolazione nell’area di via Abba, dove ha sede la sartoria ed area già coinvolta in altri progetti di costruzione di rete, empowerment di comunità e welfare di comunità.
Il contesto relazionale è quello costruito negli anni tra la Sartoria, le realtà territoriali con cui collabora, le Istituzioni, la rete di produzione e vendita, cui si uniscono i valori dell’Orto Barbieri.
LUOGO: Savena
AMBITO: Creatività urbana
PROPONENTE: MondoDonna Soc. Coop. Sociale
RETE: Orto Barbieri
OBIETTIVI: Generare un processo di trasformazione sociale e culturale diffondendo un modello virtuoso di impresa sostenibile; rispondere ai bisogni sociali emergenti attraverso l’adempimento di soluzioni e modelli di innovazione sociale e sviluppo sostenibile; aumentare competenze professionali
Collettive - Progetto La collina agricola
Il progetto ha l’obiettivo di mettere in rete le attività che operano sul territorio della prima collina di Bologna, unendo attività socio-culturali a quelle agricole, stimolando la nascita di nuove produzioni in terreni abbandonati o poco utilizzati e generando un ricambio generazionale nella cura della terra di questi luoghi coinvolgendo giovani e richiedenti asilo delle Case Merlani in attività di raccolta, trasformazione e confezionamento a fianco dei produttori locali.
Il contesto è quello della prima fascia collinare di Bologna, un percorso che parte dal Parco Paleotto al parco Forte Bandiera, Parco di Monte Paderno, Parco Cavaioni, villa Ghigi, San Michele in Bosco, parco del Pellegrino e di villa Spada, realtà isolate che da tempo cercano una relazione tra loro e tale obiettivo nel tempo ha fatto nascere diversi comitati. La raccolta dei prodotti agricoli si svolgerà nei luoghi collinari e il Centro Merlani sarà il luogo destinato alla trasformazione, al confezionamento e alla vendita.
LUOGO: Porto Saragozza, Santo Stefano, Savena
AMBITO: Sostenibilità ambientale
PROPONENTE: APS Teatro dei Mignoli, Gruppo il Comitato dei Borghi, Case Merlani
RETE: Campi Aperti, Coop Arvaia, fondazione Villa Ghigi, Dipartimenti Cultura e Verde del Comune di Bologna, Quartiere Savena, Santo Stefano e Porto-Saragozza, Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna
OBIETTIVI: mettere in rete le attività che operano sul territorio della prima collina di Bologna; avviare una produzione e aprire uno spaccio di prodotti locali; creare nuove opportunità lavorative a livello agricolo, turistico e culturale; creare un consorzio agricolo della collina; fare indagini sui terreni abbandonati e sulle possibilità di recupero agricolo; realizzare eventi per il primo festival diffuso collinare