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 “É fondamentale fornire il quadro teorico e le categorie interpretative della politica moderna e delle sue trasformazioni in età globale, con riferimento in particolare alle logiche della rappresentanza e della loro crisi attuale”. Abbiamo intervistato Raffaele Laudani, docente della prima edizione del Master in Gestione e co-produzione di processi partecipativi, comunità e reti di prossimità, all'interno del quale si è occupato di Sfide Globali I

 Raffaele Laudani è coordinatore del Corso di Dottorato in Storie, culture e politiche del globale e presidente del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione per l’Innovazione Urbana. Nel 2016 è stato nominato Direttore dell’Academy of Global Humanities and Critical Theory, è membro del comitato di direzione della rivista “Filosofia politica” e dell’Executive Board della rivista internazionale “Critical Times”.

Il Master ha l'obiettivo di formare “agenti di prossimità”. Perché è così importante, oggi, questa figura e perché è fondamentale la formazione?

Tra i processi indotti dalla cosiddetta globalizzazione c’è stata anche la progressiva disintermediazione tra i cittadini e le istituzioni. In particolare, è venuto meno il ruolo dei cosiddetti corpi intermedi, che avevano il compito di mediare e incanalare le istanze provenienti dalla società dentro le istituzioni rappresentative (statali o locali). Oggi la società nelle sue diverse forme (interessi economici, comitati, lobbies, categorie specifiche, ecc.) tende sempre più ad autorappresentarsi. Di fronte alla crisi della rappresentanza moderna si produce quindi uno scollamento, su cui poi crescono anche i rigurgiti autoritari degli ultimi anni. l’agente di prossimità è una figura nuova di intermediazione, che contribuisce a creare quel sistema di relazioni necessario ma andato in crisi con la crisi della rappresentanza. Decisiva anche per produrre la sempre più necessaria rivoluzione copernicana nella prassi amministrativa, abituata a standardizzare i servizi per poi cercare di intercettare i bisogni, che oggi deve invece partire dai bisogni e poi disegnare i servizi capaci di rispondere concretamente a quei bisogni. E questi bisogni nascono nei luoghi, dove le grandi sfide del nostro tempo si fanno concrete nella vita quotidiana delle persone. Un ruolo di cura delle relazioni che serve non solo alle istituzioni politiche, ma anche allo stesso associazionismo, ong e anche imprese economiche.

Perché il suo insegnamento è importante per questa figura?

Se l'agente di prossimità non ha anche consapevolezza dei processi in corso e non acquisisce capacità di analisi critiche, rimane un tecnico, un burocrate della partecipazione.

Se le chiedo di sintetizzare i contenuti del suo corso in una frase/citazione, quale sarebbe?

Fornire il quadro teorico e le categorie interpretative della politica moderna e delle sue trasformazioni in età globale, con riferimento in particolare alle logiche della rappresentanza e della loro crisi attuale.


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