data evento: 20-04-2023

Il nuovo polo avrà tutti i servizi per il cittadino con la nuova Casa della Comunità e la nuova Biblioteca Ginzburg. 

L’attuale centro civico, che risulta obsoleto rispetto alle attuali normative antisismiche, di sostenibilità energetica e di accessibilità, sarà demolito, per lasciare il posto a un nuovo Polo che vedrà per la prima volta a Bologna l’integrazione delle funzioni sanitarie con quelle sociali e culturali ed educative.

Proprio questa settimana è partito il trasloco degli uffici del Quartiere Savena dall’edificio di via Faenza 4. A seguire, nei primi giorni di maggio, partiranno i lavori di demolizione dell'attuale Centro civico che dovranno essere terminati dal Comune di Bologna entro il 31 luglio 2023.

Il Polo sarà una delle nuove centralità della città e si andrà a comporre di due strutture strettamente connesse e integrate tra loro:

  • l’edificio che conterrà le funzioni socio-sanitarie (già conclusa la fase di progettazione definitiva da parte di AUSL)
  • l’edificio che conterrà le funzioni socio-culturali e che andrà in particolare ad ospitare la nuova Biblioteca Ginzburg.

Nuova centralita Savena

La Casa di Comunità (con funzioni socio-sanitarie)

Attraverso il protocollo d'intesa siglato tra Comune e Ausl il 25 gennaio 2023, è partito l’iter verso la costruzione della nuova casa della Comunità del quartiere Savena in via Faenza 4, sede dell'attuale Centro civico del quartiere. La nuova Casa della Comunità Savena Santo Stefano sarà la struttura Hub di riferimento per i due quartieri e costituirà la porta di accesso al sistema metropolitano di offerta integrata ai servizi di assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale.

Al suo interno, oltre alle funzioni assistenziali territoriali quali il centro prelievi, la medicina generale e specialistica, la continuità assistenziale, l’infermiere di comunità e l’assistenza domiciliare, la riabilitazione, la psichiatria territoriale e la neuropsichiatria infantile, accoglierà anche i servizi sociali di quartiere del Comune, il CUP e il punto unico di accesso.

Il valore aggiunto della nuova Casa della Comunità è la presenza nello stesso luogo di servizi sanitari e sociali, per una maggiore integrazione tra ambiti sanitari, socio-sanitari e sociali ed una risposta multidisciplinare ai bisogni dei cittadini.

Il nuovo edificio è stato progettato mantenendo elevati standard di confort e sicurezza per cittadini e operatori, con particolare attenzione al contenimento dei consumi energetici e alla sostenibilità ambientale, nel pieno rispetto del principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali (Do No Significant Harm)” in linea con le più recenti norme nazionali ed europee.

La nuova Casa della Comunità ha una superficie complessiva di 4.400 mq articolati su 4 piani con una copertura verde che ospita un impianto fotovoltaico che garantirà un consistente contributo di energia elettrica da fonte rinnovabile (oltre 72 KWp).

Il terzo piano, che ospiterà il servizio sociale territoriale del Comune, è previsto inizialmente al grezzo ed il suo completamento sarà attuato con specifico appalto.

Il costo complessivo dell'opera è di 10.669.454 euro, finanziato per 7.385.000 euro con risorse del PNRR Missione 6 C1, per 1.671.800 euro con risorse del MEF, per 1.613.000 euro con risorse del Comune di Bologna. A ciò il Comune di Bologna aggiungerà, per le finiture del terzo piano, ulteriori 2.000.000 euro, che saranno previsti nelle prossime programmazioni.

I lavori saranno conclusi entro il 2026.

Render del progetto della Casa di Comunità

La nuova Biblioteca Ginzburg

La progettazione di questo edificio sarà realizzata dal Comune di Bologna attraverso un Concorso di progettazione in due fasi, che sarà promosso in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Bologna.

La nuova Biblioteca Ginzburg avrà una superficie fuori terra pari a circa  mq 1.500.

Il costo totale dell’opera, compresi i costi di progettazione, acquisto di arredi, forniture ecc.,  sarà di circa 8,2 milioni di euro. 

L’avvio del concorso sarà anticipato da un percorso di ascolto con il territorio che sarà realizzato a cura della nostra Fondazione. Il percorso si svolgerà tra i mesi di maggio e giugno e vedrà la realizzazione di una serie di incontri e attività, che coinvolgeranno le comunità del territorio, con l’obiettivo di produrre un "documento della partecipazione" che sarà allegato alla documentazione che sarà consegnata ai partecipanti del concorso di progettazione. Il documento sarà utile ad ampliare il quadro conoscitivo complessivo dell’area e i bisogni dei cittadini e dei portatori di interesse rispetto al contesto più ampio dell’intervento della nuova casa della comunità, nonché a raccogliere feedback utili a definire maggiormente usi e funzioni specifiche del nuovo edificio e degli spazi esterni direttamente collegati ad esso. Il percorso sarà avviato da una assemblea pubblica che si svolgerà il giorno 9 maggio alle 18 presso la Sala polifunzionale dell'oratorio Don Bosco in via Bartolomeo Maria dal Monte 12.

timeline percorso

Villa Riccitelli nuova sede degli uffici del Quartiere Savena

Dal mese di maggio 2023, gli uffici del Quartiere Savena si trasferiranno in due diverse sedi.

Quella principale sarà Villa Riccitelli in via Faenza 2 dove si sposteranno:

  • Ufficio Relazioni con il Pubblico - anagrafe
  • Amministrazione e servizi generali
  • Direzione e Affari istituzionali
  • Ufficio Reti e Lavoro di Comunità
  • Presidenza

La sede di via Lombardia 36 ospiterà invece:

  • Servizio Educativo Scolastico Territoriale
  • Servizio Sociale Territoriale
  • Per consentire il trasloco degli uffici, sono previste alcune chiusure al pubblico. In particolare:
  • Lo sportello sociale sarà chiuso al pubblico dal 17 al 24 aprile
  • L'ufficio Relazioni con il Pubblico sarà chiuso all'utenza nelle giornate: 24 - 26 - 27 aprile
  • Il Servizio Educativo Scolastico Territoriale chiuderà il ricevimento del pubblico dal 2 al 5 maggio

Durante il periodo previsto per il trasferimento, 17 aprile - 5 maggio, potranno verificarsi alcuni disguidi. In questa fase transitoria si consiglia di contattare gli uffici prima di recarsi agli sportelli. 

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