Domenica 4 dicembre ha inaugurato Habitat, mostra personale di Emanuela Ascari, in dialogo con il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, visitabile fino al 29 gennaio 2012.

L’iniziativa rientra nel quadro di Il Mestiere delle Arti, un progetto triennale di formazione avanzata sostenuto dal Ministero della Gioventù e dalla Regione Emilia Romagna – Assessorato al Progetto Giovani, attuato dal GA/ER (Associazione Giovani Artisti dell’Emilia Romagna) e dal Comune di Ferrara. Ultima fase del programma è la realizzazione completa da parte di ciascun allievo-artista di una mostra personale: dalla concezione espositiva all’allestimento, fino alla comunicazione e gestione dell’evento.
In questo ambito nasce la mostra Habitat in cui, come in altri suoi lavori, l'artista Emanuela Ascari elabora un progetto a partire dalle specificità del luogo. Relazionandosi con una ex-fornace di laterizi, sede del museo, l'attenzione è stata rivolta agli scarti di demolizioni che spesso caratterizzano i paesaggi in via di nuova urbanizzazione. A lato del museo, attorno al vecchio forno abbandonato del complesso industriale Galotti, si distende un paesaggio di macerie in attesa, di materia frantumata e senza forma, che diventa risorsa per altre forme possibili del pensiero e del desiderio. Con questa mostra Emanuela Ascari prosegue un progetto di destrutturazione del paesaggio, che viene scomposto, prelevato e riconfigurato per dar forma a una riflessione sui processi di trasformazione del territorio e della materia. Un percorso tra gli scarti, un lavoro di selezione e recupero del “rimosso” della città per il quale è necessario un cambiamento dello sguardo e del sentire. Dal ritrovamento nell'area di alcune lapidi memoriali scaturisce inoltre una riflessione su ciò che resta di un paesaggio umano, residui di una storia che a tratti scompare. Come quella della strage perpetrata dalla banda della Uno Bianca al campo nomadi, o quella di Massimo Venturi, ragazzo assassinato e rinvenuto in quel preciso luogo. Un lavoro di rielaborazione di un paesaggio temporaneo, frammentato, fatto di continue trasformazioni e rimozioni.

:: Scarica l'invito

La mostra è visitabile presso il Museo del Patrimonio Industriale – Fornace Galotti, Via della Beverara 123, Bologna fino al 29 gennaio 2011.
Orari: mar-ven 9.00-13.00, sab 9.00-13.00 | 15.00-18.00, dom 15.00-18.00. Chiuso lunedì.
Ingresso intero euro 4; ridotto euro 2; gratuito ogni primo sabato pomeriggio del mese (ore 15:00-18:00)
Per informazioni: Museo del Patrimonio Industriale - 051-6356611, , www.comune.bologna.it/patrimonio-industriale

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