I Portici di Bologna sono candidati a divenire Patrimonio Mondiale UNESCO. Ecco un aggiornamento sul processo in corso.
Bologna può essere considerata una vera e propria “capitale dei portici”, per l’eccezionale varietà di stili artistico-architettonici, rappresentativi di diverse epoche, che ancora oggi si possono ammirare in città.
Dal 2006 i portici sono inseriti nella lista propositiva italiana dei siti candidati a diventare Patrimonio Mondiale UNESCO e la candidatura è stata riconfermata nelle ultime liste ridotte. Il Comune guida la "cabina di regia" per ottenere il riconoscimento definitivo e per questo sta preparando il dossier di candidatura che evidenzierà l'eccezionale valore universale dei portici di Bologna. Il dossier di candidatura è sviluppato dal gruppo di lavoro composto da “Centro Gina Fasoli per la storia delle città” dell'Università di Bologna, Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, Cineca e MATE Engineering.
La richiesta d’iscrizione sarà accompagnata da un Piano di Gestione, che descriverà come i vari attori, pubblici e privati, saranno coinvolti nel sistema di gestione del bene, in accordo con le logiche partecipative raccomandate dall’UNESCO e con le politiche urbanistiche della città, che vedono da sempre il portico come un bene fruibile della comunità anche quando di proprietà privata e, quindi, come “Bene Comune”.
In questo contesto sono state avviate alcune iniziative a sostegno dei cittadini che decidano di prendersi cura del proprio portico:
- “Bologna Portici”, un protocollo d'intesa fra Comune di Bologna, ASPPI e ANACI che rende possibile ristrutturare la pavimentazione del proprio portico usufruendo di agevolazioni economiche e del supporto di professionisti;
- la campagna “Abbonati ai portici”, un abbonamento annuale a cura di Fare Mondi contro il vandalismo grafico, con la sponsorizzazione dell’azienda privata Aavid Thermalloy;
- Patti di collaborazione fra Comune di Bologna e cittadini e l’attivazione dei cantieri scuola di Cittadinanza Attiva.
Si ricorda inoltre che la campagna di crowdfunding civico “Un passo per San Luca”, lanciata a fine 2013, in un anno ha superato i 300.000 € e ha consentito di ristrutturare alcuni degli archi che compongono il portico più lungo al mondo.
Per rendere i portici più fruibili sarà inoltre disponibile nella primavera 2016 una piattaforma grafica basata sull'uso innovativo delle nuove tecnologie in materia di patrimonio culturale, in grado di mettere in relazione tutte le informazioni a disposizione sul sistema dei portici bolognesi, frutto della collaborazione fra Comune di Bologna, Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna e CINECA.
Per saperne di più e restare sempre aggiornati, visitate il sito e seguite la pagina Facebook del progetto "I portici di Bologna. Candidatura Unesco":