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Il progetto vuole avviare una collaborazione tra la Sartoria Sociale Social Chic e l’Azienda Agricola l’Orto di Barbieri con l’obiettivo di sperimentare l’utilizzo di prodotti di scarto provenienti dalla produzione agricola per la tintura e la stampa di tessuti in fibra naturale, che verranno impiegati per creare una linea di accessori moda, abbigliamento e teli d’arredamento.
L’idea nasce dal bisogno di offrire opportunità di inserimento lavorativo per fasce fragili della popolazione nell’area di via Abba, dove ha sede la sartoria ed area già coinvolta in altri progetti di costruzione di rete, empowerment di comunità e welfare di comunità.
Il contesto relazionale è quello costruito negli anni tra la Sartoria, le realtà territoriali con cui collabora, le Istituzioni, la rete di produzione e vendita, cui si uniscono i valori dell’Orto Barbieri.
LUOGO: Savena
AMBITO: Creatività urbana
PROPONENTE: MondoDonna Soc. Coop. Sociale
RETE: Orto Barbieri
OBIETTIVI: Generare un processo di trasformazione sociale e culturale diffondendo un modello virtuoso di impresa sostenibile; rispondere ai bisogni sociali emergenti attraverso l’adempimento di soluzioni e modelli di innovazione sociale e sviluppo sostenibile; aumentare competenze professionali
Il progetto ha l’obiettivo di mettere in rete le attività che operano sul territorio della prima collina di Bologna, unendo attività socio-culturali a quelle agricole, stimolando la nascita di nuove produzioni in terreni abbandonati o poco utilizzati e generando un ricambio generazionale nella cura della terra di questi luoghi coinvolgendo giovani e richiedenti asilo delle Case Merlani in attività di raccolta, trasformazione e confezionamento a fianco dei produttori locali.
Il contesto è quello della prima fascia collinare di Bologna, un percorso che parte dal Parco Paleotto al parco Forte Bandiera, Parco di Monte Paderno, Parco Cavaioni, villa Ghigi, San Michele in Bosco, parco del Pellegrino e di villa Spada, realtà isolate che da tempo cercano una relazione tra loro e tale obiettivo nel tempo ha fatto nascere diversi comitati. La raccolta dei prodotti agricoli si svolgerà nei luoghi collinari e il Centro Merlani sarà il luogo destinato alla trasformazione, al confezionamento e alla vendita.
LUOGO: Porto Saragozza, Santo Stefano, Savena
AMBITO: Sostenibilità ambientale
PROPONENTE: APS Teatro dei Mignoli, Gruppo il Comitato dei Borghi, Case Merlani
RETE: Campi Aperti, Coop Arvaia, fondazione Villa Ghigi, Dipartimenti Cultura e Verde del Comune di Bologna, Quartiere Savena, Santo Stefano e Porto-Saragozza, Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna
OBIETTIVI: mettere in rete le attività che operano sul territorio della prima collina di Bologna; avviare una produzione e aprire uno spaccio di prodotti locali; creare nuove opportunità lavorative a livello agricolo, turistico e culturale; creare un consorzio agricolo della collina; fare indagini sui terreni abbandonati e sulle possibilità di recupero agricolo; realizzare eventi per il primo festival diffuso collinare
Il progetto parte dal presupposto che il diritto allo studio vada favorito con ogni strumento, che questa sia una responsabilità diffusa e che il recupero e riutilizzo di testi e materiale sia una delle pratiche virtuose con cui raggiungere questo obiettivo.
Lo scopo è di favorire una rete di supporto ad alunni e studenti, in cui scuole, famiglie e soggetti attivi sul territorio (volontari, associazioni, parrocchie etc) siano protagonisti e collaborino nella raccolta e ridistribuzione di testi e materiale scolastico. Attraverso alcune giornate di raccolta di testi e materiale, il censimento e il relativo immagazzinamento, sarà possibile distribuire tutto il materiale ai destinatari individuati tramite il supporto di insegnanti e soggetti sul territorio, provvedendo anche ad attività di doposcuola e aiuto compiti.
Il progetto prevede anche l’organizzazione di piccoli eventi di contorno, favorendo l'incontro tra famiglie e stimolando l'attività della lettura.
LUOGO: Savena
PROPONENTE: Gruppo Informale “I Punti e le Virgole”
RETE: Comitato dei Genitori IC 12, Associazione Senza il Banco APS, Associazione Prendiparte, Associazione Dentro al nido, Doposcuola e aiuto compiti del territorio.
Il progetto vuole dare vita a una piattaforma digitale di e-commerce e community engagement per stimolare la transizione ecologica e l’economia circolare, supportando i cittadini ad adottare uno stile di vita più sostenibile e attivo, l’imprenditoria ad accogliere la transizione circolare e le reti civiche a diventare il tessuto connettivo portante della città.
Il progetto prevede una mappa di Bologna con geolocalizzazione di offerte e richieste, un marketplace dove compravendere oggetti di riuso realizzati da cittadini, artigiani, designer e scuole di design e un blog per lo scambio di know-how e engagement attivo.
Il cittadino potrà accumulare punti da convertire in vantaggi e le aziende avranno un bollino identificativo di appartenenza alla rete.
Il progetto mette al centro lo scarto come nuova risorsa per la produzione etica di artigiani e designer, permettendo la nascita di nuovi posti di lavoro e realtà mutualistiche legate alla economia circolare, una maggior accessibilità al mondo del riuso creativo e un modello in grado di stimolare la vicinanza sociale attraverso nuove filiere di produzione alternative a quelle industriali, potenziando le reti di economia circolare già esistenti e incentivare nuove realtà collettive.
LUOGO: tutta la città
AMBITO: sostenibilità ambientale
PROPONENTE: Building Green Futures
OBIETTIVI: creare una rete proattiva tra soggetti singoli, produttori e reti; avvicinare il mondo della produzione e dell’imprenditoria con la società civile, favorendo nuove opportunità lavorative; coinvolgimento ed empowerment dei cittadini facilitando l’accesso a modelli di economia circolare.