Negli spazi di DUMBO all’ex scalo ferroviario Ravone nascerà Bologna attiva, un’officina metropolitana per il nuovo lavoro, il mutualismo e l’economia collaborativa.
“Una grande opportunità per Bologna, non solo un progetto di rigenerazione urbana ma anche di rigenerazione sociale, che sostiene e valorizza le nuove forme del lavoro e delle pratiche di mutualismo”. Così Raffaele Laudani, Presidente della Fondazione per l’Innovazione Urbana, commenta il finanziamento regionale ottenuto dall’innovativo progetto Bologna attiva che rappresenta inoltre “un’ulteriore e significativa conferma della rilevanza dell’alleanza strategica tra città e Università”.
È di ieri infatti la notizia della pubblicazione della graduatoria approvata dalla Giunta regionale dei progetti che hanno ottenuto un finanziamento per 10 milioni di euro complessivi nell’ambito del Programma regionale delle attività produttive. Presentati da vari soggetti pubblici e privati, i progetti selezionati sono tutti accomunati dallo scopo di consolidare e rafforzare strutture a sostegno della promozione dell’attività d’impresa, della ricerca industriale, dello sviluppo e trasferimento tecnologico alla produzione.
Fra le 20 iniziative selezionate, anche il progetto Bologna attiva - Officina metropolitana per il nuovo lavoro, il mutualismo e l’economia collaborativa, candidato dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana in collaborazione con Open Event che, grazie a un finanziamento complessivo di 800 mila euro, consentirà alla città di dotarsi di una vera e propria infrastruttura sociale di nuova generazione che permetterà di rispondere ai nuovi bisogni del lavoro contemporaneo mettendo in relazione conoscenza, innovazione e benessere anche attraverso la sperimentazione di pratiche di incubazione e di accompagnamento sviluppate in sinergia con l’Università di Bologna.
Bologna Attiva fa della commistione tra mondo creativo, università e imprese uno dei suoi assi portanti, favorendo dinamiche di scambio e contaminazione intellettuale attraverso una formulazione di interventi innovativi e sinergici. L’obiettivo è creare un importante punto di riferimento per una collettività composita ed eterogenea di realtà innovative, studenti, nuovi progetti imprenditoriali e cooperativi, freelance, artisti, comunità e cittadini.
La possibilità di radicare Bologna Attiva nell’area dell’ex scalo Ravone al quartiere Porto-Saragozza, all’interno di DumBO, Distretto Urbano Multifunzionale di Bologna, costituisce inoltre l’occasione di sperimentare pratiche innovative di riutilizzo delle aree dismesse.
Le azioni previste dal progetto si svilupperanno lungo tre raggi d’azione: dall’accompagnamento (formazione, incubazione, coworking, costudying diffuso, ecc) al mutualismo e strumenti condivisi (biblioteca degli oggetti, sportello a rotazione, sala prove condivisa, spazi di lavoro ibridi e messi a disposizione della comunità, ecc.) fino al welfare culturale (laboratori, doposcuola, area bambini, verde esterno, bar, spazio eventi interno ed esterno, programmazione culturale, portineria di prossimità, ecc.).
La proposta progettuale si basa su una dinamica collettiva che si concretizza ma non si esaurisce nella condivisione di spazi. Grazie al coinvolgimento di realtà pubbliche, private e comunitarie, verrà messo in atto un processo di co-progettazione coordinata volto a potenziare l’impatto delle azioni proposte.