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Vogliamo dare vita a un FabLab nel Quartiere Navile - Zona Corticella - San Savino, ossia un laboratorio di fabbricazione digitale che si prefigge di valorizzare la progettualità di un gruppo di adolescenti che vivono e o studiano nel quartiere e di incentivare lo sviluppo individuale collettivo, erogando servizi alla comunità. Nel concreto si vuole realizzare un laboratorio per la progettazione/prototipazione dotato di tecnologie all’avanguardia e un nuovo soggetto di impresa sociale al fine di offrire al quartiere non solo servizi di fabbricazione digitale, ma anche percorsi formativi e laboratoriali.
Il progetto vuole essere uno spazio aperto, pensato come scuola di quartiere per far nascere nuovi progetti collettivi e trasversali, utili a migliorare la vita delle persone indipendentemente da chi sono, da quello che fanno e dalla loro età, e che spesso vivono fuori da reti solidali e di sostegno. Un laboratorio territoriale di innovazione digitale, che si darà tempo circa un anno per formarsi e definire la forma associativa più adeguata, che sia impresa formativa, intesa come luogo di transizione tra trasformazione e lavoro, in cui favorire l’approfondimento dei processi lavorativi in una vera attività produttiva.
Nel suo complesso l’idea progettuale trova la sua forza e spinta innovatrice nell’idea di realizzare un laboratorio FabLab che fa della fabbricazione digitale il mezzo per comunicare e interagire in termini progettuali con molteplici realtà. Un FabLab che vuole quindi essere una realtà in grado di mettere in rete più soggetti che desiderano attivare un’interazione reciproca per promuovere buone prassi basate sul valore della solidarietà e dell’inclusività.
Coinvolgere i ragazzi in una realtà collettiva vuole essere inoltre una risposta efficace ai bisogni socio-economici dei giovani, e rientrare nel quadro delle azioni promosse dalla Città Metropolitana di Bologna a contrasto alle disuguaglianze, che purtroppo oggi sono ancora più inasprite dalla crisi socio-sanitaria. FabLab è pensato come proposta di impresa sociale che vuole essere “impresa formativa”, per fare da ponte tra formazione e mondo del lavoro, che orienti al cambiamento collettivo partendo dai giovani, dalla loro creatività e dal loro interesse e desiderio di emancipazione e protagonismo sociale.
LUOGO: Navile
PROPONENTE: CIOFS - FP/ER
RETE: Quartiere Navile; Biblioteca Corticella “Luigi Fabbri”; Kilowatt Soc. Coop.; Associazione School Raising; MET- Cantieri Meticci; C.E.P.S. - Centro Emiliano Problemi Sociali per la Trisomia 21 Onlus; P.G.S. Corticella ASD; APS Oratorio S. Savino Corticella; A.S.Vo ODV – Associazione per lo Sviluppo del Volontariato, ente gestore di VOLABO – Centro Servizi per il Volontariato della città metropolitana di Bologna; Ass. di volontariato Ca' Bura APS; Oasi dei saperi ODV; Eurovideo di Michelina Caccuri; Ditta individuale Digital Romantic di Andrea Sartori (fondatore del FABLAB “Make in Bo” Bologna); ZETAMEDIA S.A.S. srl; IC 15 Bologna; IC 4 Bologna; IIPLE Istituto Professionale Edile Bologna; FAV Fondazione Aldini Valeriani di Bologna; Ecipar Bologna Soc. Cons. arl; Istituto di Istruzione Superiore “Arrigo Serpieri” Bologna.
Il progetto intende promuovere una piattaforma digitale per favorire l’incontro domanda-offerta tra persone in cerca di assistenza/caregiver e assistenti/badanti. Anche volontari e associazioni possono offrire i propri servizi sul sito: di fronte a un piccolo o grande bisogno, attraverso pochi “tap” sullo smartphone si potrà avere un quadro delle diverse soluzioni, gratis o a pagamento, disponibili nel territorio e le persone iscritte potranno lasciare feedback sulle prestazioni ricevute, aumentando l’affidabilità delle persone candidate. Inoltre la geolocalizzazione favorirà l’incontro di persone che vivono vicine e possono aiutarsi, creando reti solidali di vicinato.
ExpressCare è un progetto nato e gestito direttamente da persone con disabilità. Pur rivolgendosi a persone in cerca di assistenza, include servizi ad hoc per facilitare l’accesso delle persone con disabilità all’assistenza personale basata sulla filosofia della “vita indipendente”: un servizio di consulenza per la gestione dell’assistenza, corsi di formazione per assistenti personali, sviluppati in partnership con istituti riabilitativi specialistici e associazioni e un servizio di assistenza e accompagnamento prenotabile tramite ExpressCare, erogato da personale UILDM Bologna.
Visita il sito del progetto: expresscare.it
LUOGO: tutta la città
PROPONENTE: UILDM sezione di Bologna (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)
RETE: AUS Montecatone APS; Istituto riabilitativo di Montecatone; Centro Clinico NeMO di Milano; ENIL Italia (European Network for Independent Living); APS Momo Banca del Tempo.
Il progetto si propone di implementare la costruzione di una rete di solidarietà, fisica e virtuale, per rispondere alle profonde disuguaglianze radicate nella nostra società ed esasperate dal lockdown e dalle successive restrizioni, attraverso l’attivazione dei condomini della cura, banca del tempo collettivo e di raccolta di beni di prima necessità, di uno sportello di orientamento e sostegno alle nuove identità del lavoro atipico e di uno sportello sulla casa e il diritto all’abitare
“Don’t Panic - Organizziamoci!’ è infatti una piattaforma sociale che raccoglie numerosi partner nata nel Marzo del 2020 a partire dalla necessità di rispondere alla crisi socio-sanitaria ed economica esplosa a seguito della pandemia globale da Covid-19.
LUOGO: tutta la città
PROPONENTE: Associazione Odissea nello Spazio APS
RETE: MALAconsilia, Coalizione Civica per Bologna
Discriminazioni alla Porta (DAP) si pone come obiettivo quello di attenuare le difficoltà, aggravate dalla pandemia, di chi nella ricerca di una casa in affitto a Bologna è soggetto a discriminazioni di natura non economica.
Il progetto prevede lo sviluppo del sito web “Discriminazioni Alla Porta - DAP” che ha come obiettivo principale quello di mettere in contatto affittuari non discriminanti e potenziali locatari a rischio discriminazione. Il sito comprenderà anche uno spazio divulgativo che mira a diventare un collettore di buone pratiche e storie di successo nella lotta alle discriminazioni, provenienti da Discriminazioni alla porta e altre realtà impegnate sul tema dell’abitare.
Ai proprietari che parteciperanno al progetto verrà consegnato l’adesivo “Qui mettiamo le discriminazioni alla porta!” da esporre sulle porte di case e condomini. Questo oltre a garantire un ulteriore canale di visibilità al progetto, consoliderà un maggiore senso di comunità tra i proprietari di casa che hanno aderito al progetto.
LUOGO: tutta la città
PROPONENTE: Prendiparte
RETE: Kilowatt, Refugees Welcome Italia, Arca di noè, Hayat Onlus, Caritas, Famiglie Accoglienti, Gruppo Trans, Lai momo, Porto 15, Cidas, Cassero, Next Generation, Amici del Baraccano, Cospe, In stabile, Libera, Piazza Grande, Amici dei popoli, Black Lives Matter Bologna