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Il progetto intende creare un prodotto editoriale che dia voce a una comunità territoriale attiva sul tema della sostenibilità ambientale, con particolare riferimento all’ambito alimentare e che utilizza i linguaggi della grafica e dell’illustrazione per comunicare buone pratiche.
Il progetto è dedicato alla promozione di sostenibilità ambientale, alimentazione sostenibile, agricoltura di prossimità e realizzato con soci e collaboratori di Arvaia.
L’obiettivo del progetto è quello di conoscere, divulgare e favorire l’adesione a stili di vita consapevoli sull’ambiente e creare nuove comunità solidali. La modalità è quella di rispettare i valori che si intendono diffondere con il progetto come guida per la sua stessa realizzazione: la co-progettazione con la comunità di riferimento, l’autoproduzione, l’attivazione di partner che hanno la sostenibilità come mission, l’attenzione alla sostenibilità della filiera produttiva.
È necessario ripensare e coltivare relazioni e partecipazione in modo da generare nuove comunità solidali. Non si tratta solamente di accorgersi dell’importanza dello sviluppo sostenibile, ma di trovare il modo per comprenderlo e attuarlo nella quotidianità della nostra vita collettiva, di tradurne il messaggio e amplificarlo attraverso l’arte e la cultura. Attraverso la sperimentazione di modalità innovative di comunicazione si vuole favorire quindi la creazione di una rete cooperativa consapevole e attiva sui temi della sostenibilità.
LUOGO: tutta la città
AMBITO: creatività urbana
PROPONENTE: Collettivo Franco
RETE: Cooperativa Agricola Arvaia
OBIETTIVI: ripensare e coltivare relazioni e partecipazione per generare nuove comunità solidali; creare una rete cooperativa consapevole e attiva sui temi della sostenibilità attraverso la sperimentazione di modalità innovative di comunicazione.
Campus Creativo Graf intende trasformare Piazza Spadolini e le aree verdi adiacenti in un luogo di centralità mettendo a disposizione la struttura del Graf come spazio di co-studying e attività differenti per coinvolgere i nuovi residenti del quartiere, tipicamente studenti fuori sede, con le altre realtà del quartiere i cittadini storicamente residenti e la popolazione straniera
Il progetto nasce dalla volontà di migliorare la percezione e la fruibilità del proprio quartiere di residenza, promuovendo opportunità per continuare a condividere, popolare e prendersi cura degli spazi comuni, come laboratori formativi e artistici finalizzati alla produzione di eventi e reportage, incontri di scambio di tradizioni culturali di cucina, moda e musica e danza, gruppi di auto mutuo aiuto e banche del tempo, racconti relativi alla storia della città e del quartiere e passeggiate alla scoperta dei luoghi e dei servizi offerti dal territorio.
LUOGO: San Donato - San Vitale
PROPONENTE: Graf San Donato
RETE: Associazione Tugende, Mamado APS
Il progetto mira a sviluppare nel rione Pilastro del quartiere San Donato-San Vitale un percorso esperienziale e inclusivo per far conoscere ai bambini ritmi, funzioni e ruoli di un alveare tramite il contatto diretto, il gioco di ruolo e la didattica. A tal fine si propone la realizzazione di un apiario didattico, dove condurre una serie di eventi pilota, basati su esplorazione ed immedesimazione nel mondo di api e apicoltori, per acquisire una prospettiva nuova sulla loro forte centralità nella preservazione degli ecosistemi.
Inoltre, in sinergia con il progetto di Conapi e dell’Associazione “Le nostre api” presso il podere San Ludovico di CAAB e dell’Agenzia locale di sviluppo Pilastro-Distretto nord est, si intende creare una seconda stazione di monitoraggio per sorvegliare la salubrità dell'ambiente. Lo studio terminerà con le analisi di laboratorio che si svolgeranno nell’autunno del 2021.
LUOGO: San Donato - San Vitale
PROPONENTE: Legambiente l’Arboreto APS
RETE: Conapi - Soc Coop Agricola, Le nostre api - Associazione Apicoltori Felsinei, Agenzia locale di sviluppo Pilastro-Distretto Nord-Est
Il progetto vuole far nascere un hub dedicato alla sostenibilità ambientale che sia di riferimento per progetti, iniziative, startup e altri attori del territorio attraverso attività di incubazione, coworking e spazio di rete, eco-design e prototipazione, workshop di formazione ed educazione, supporto agli eventi.
La pandemia ha fatto emergere nuovi bisogni comunitari e rafforzato la consapevolezza dell’impatto ambientale, sociale ed economico indotto dalle proprie scelte di consumo.
Questo ha incrementato il bisogno della cittadinanza di contribuire alla transizione circolare sentendosi parte proattiva del cambiamento attraverso azioni concrete: realizzare progetti condivisi di miglioramento delle proprie performance ambientali; diminuire la propria impronta ecologica e cambiare modalità di consumo; favorire la condivisione e il riutilizzo come buone pratiche; far parte di una community per lo sviluppo sostenibile e inclusivo; nuovi approcci per rispondere ai bisogni ambientali e sociali dovuti al Covid-19.
Le attività saranno sviluppate in uno spazio fisico aperto, fruibile, collettivo, condiviso e collaborativo presso DUMBO, integrando attraverso piattaforme digitali, possibilità di scambio online. Il modello ha una forma organizzativa semplice e replicabile con possibilità di essere scalato e diffuso anche a livello metropolitano-regionale.
Il progetto è rivolto a tutte le attività, associazioni, centri sociali, circoli, locali, imprese, cooperative, privati, gruppi informali che abbiano intenzione di apportare un cambiamento sociale e sostenibile attraverso l’implementazione di economie circolari e che sentono il bisogno di farlo partendo dal basso, in un ambiente di collaborazione e di condivisione, facendo parte parte di una community sensibile all’innovazione sociale
LUOGO: Porto-Saragozza
AMBITO: Sostenibilità Ambientale
PROPONENTE: BackBo APS
RETE: enti pubblici (Comune di Bologna, Università di Bologna, Almacube, ClimateKIC - ART-ER), associazioni e cooperative (Open Group, Rusko, Dynamo, Arco, Camilla), startup locali (Lumo, AGMA), imprese (FutureFood Institute) e centri sociali della città (Pace, 2 agosto 1980 e Villa Paradiso).
OBIETTIVI: Sostenere e accelerare nel territorio la transizione verso economie circolari e pratiche di innovazione sociale, favorendo la creazione di hub fisici nei quali realizzare processi di upcycling; organizzare attività inclusive e avviare spazi di co-progettazione sostenibili; rafforzare la rete di cooperazione sul territorio attraverso percorsi collaborativi con cui sperimentare nuove metodologie di partecipazione orizzontale e circolare mescolando competenze e know-how per dare vita a nuove prospettive, pratiche e iniziative.