• Laboratori di Quartiere

    Cosa sono i Laboratori di Quartiere 

    Dopo numerosi processi partecipativi ideati e realizzati negli anni a Bologna, la Fondazione a partire dal 2017 coordina i Laboratori di Quartiere, promossi dal Comune di Bologna insieme ai Quartieri, portando avanti uno strutturato lavoro di carattere territoriale. 

    I Laboratori di Quartiere sono spazi di confronto e decisione democratici e accessibili a tutti che coinvolgono in modo trasversale e stabile i cittadini e le comunità nel territorio, promuovendo un lavoro di rete e sperimentando un nuovo approccio alle politiche pubbliche basato sulla prossimità. L'obiettivo è attivare processi stabili di ascolto, dialogo e collaborazione in ogni quartiere, per far emergere priorità, bisogni, indicazioni e proposte, immaginando soluzioni condivise e collegare, anno per anno e quartiere per quartiere, politiche, risorse e decisioni con le reti e le potenzialità diffuse che derivano dall’impegno diretto di cittadini e comunità nel territorio.
    I Laboratori rappresentano quindi il luogo in cui le politiche amministrative trovano uno spazio di confronto strutturato con la dimensione locale.

    I Laboratori di Quartiere sono organizzati in quattro fasi che vanno dall'allineamento interno all’Amministrazione, al coinvolgimento delle associazioni e delle altre realtà civiche attive sui diversi territori, al coinvolgimento a diverse intensità di tutti i cittadini fino all'esecuzione e monitoraggio dei progetti.

    La Fondazione sistematizza periodicamente le informazioni raccolte durante i Laboratori all'interno delle Agende delle priorità dei quartieri
    Il lavoro di messa a sistema delle informazioni sulle progettualità e i cantieri in corso e di raccolta delle priorità da parte di cittadine e cittadini che avviene nei Laboratori di Quartiere avvia inoltre la realizzazione del Piano dei Quartieri che, attraverso una nuova piattaforma digitale in continuo aggiornamento e una pubblicazione annuale, sarà strumento di informazione accessibile a tutti, seguendo l’esempio di città come Barcellona e Parigi.

    Nella cornice dei Laboratori di Quartiere è sviluppato anche il progetto del Bilancio partecipativouno strumento di democrazia diretta che coinvolge i cittadini in tutte le fasi del processo fino alla votazione online che stabilisce l’assegnazione di risorse comunali.

    In modo strettamente interconnesso ai Laboratori di Quartiere, si sviluppano inoltre i processi di accompagnamento alle pianificazioni e trasformazioni urbane, nelle fasi che prevedono un lavoro a scala territoriale di quartiere.
    Ne sono degli esempi il percorso di informazione e coinvolgimento per la realizzazione della linea tranviaria di Bologna (dal 2019), il processo di accompagnamento alla redazione del Piano Urbanistico Generale del Comune di Bologna (2019/2020), il percorso di informazione e ascolto sul Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (2018). 


    I Laboratori a scala di zona

    Accanto alla scala di quartiere, la Fondazione porta avanti anche un lavoro a scala di zona, dove l’approccio e il metodo della prossimità trovano la loro massima espressione.

    Scopri i principali percorsi di ascolto, coinvolgimento e co-progettazione che si sono svolti o che sono in corso nelle varie zone di Bologna: 

    quartiere Borgo Panigale-Reno 

    Laboratorio Villaggio INA

    • 2024 » Percorso di coinvolgimento e e ascolto del territorio riguardo alla trasformazione degli spazi pubblici del Villaggio attorno al Giardino Popieluszko, alle Scuole e al Giardino dei Pioppi. 

    Panigale anche noi. Una biblioteca aperta a tutti

    • 2020/2021 » Percorso di ascolto, collaborazione e coprogettazione di iniziative e attività fuori e dentro la Biblioteca Borgo Panigale.

    Social Borgo. Verso un centro commerciale partecipato

    • 2019/2020 » Percorso di coinvolgimento e co-progettazione di iniziative negli spazi comuni del Centro commerciale Borgo, per trasformarli in veri e propri “spazi civici” a disposizione di cittadini, associazioni, gruppi formali e informali del territorio.


    quartiere Navile 

    Laboratorio Caserme Rosse

    • 2017 » Percorso di ascolto e coinvolgimento per la valorizzazione dell'area delle Caserme Rosse ed ex bocciofila. 

    quartiere Porto-Saragozza 

    Laboratorio Quadrilatero Scalo-Malvasia

    • 2019/in corso » Percorso di percorso di comunicazione e co-progettazione per accompagnare la riqualificazione dell'area di Edilizia Residenziale Pubblica tra le vie Malvasia, Pier de' Crescenzi, Casarini e dello Scalo.

    Laboratorio area Marzabotto - Cierrebi - ex Velodromo

    • 2021 » Percorso di ascolto per individuare azioni su benessere, sport, tempo libero, sostenibilità.

    quartiere San Donato-San Vitale

    Casa Gialla Lab 

    • 2021/in corso » Laboratorio per co-progettare i nuovi usi e servizi dello spazio della Casa Gialla presso la Biblioteca Spina al Pilastro.

    quartiere Santo Stefano 

    Laboratorio Parco della Montagnola

    • 2022/2023 » Percorso di co-progettazione per gli spazi pubblici del parco

    Lunetta Park: educazione, cultura, territorio

    • 2019 » Collaborazione a un progetto di realizzazione di attività educative, culturali e aggregative nell’area del Parco Lunetta Gamberini.

    quartiere Savena 

    Laboratorio Fossolo-Due Madonne

    • 2024 » Percorso di informazione e ascolto per accompagnare le trasformazioni urbanistiche in corso e in programma nella zona. 

    Laboratorio per la Nuova Centralità del quartiere Savena in via Faenza

    • 2023 » Percorso di ascolto per indirizzare e accompagnare il concorso di progettazione della nuova Biblioteca Ginzburg e delle aree limitrofe.

    Laboratorio Villaggio Due Madonne

    • 2022/2023 » Percorso di co-progettazione degli interventi di riqualificazione dello spazio pubblico e di alcuni edifici pubblici nell’area intorno a piazza Lambrakis.

    Laboratorio ex Centro pasti

    • 2019/2021 » Percorso di co-progettazione dei futuri usi dell'edificio ex Centro Pasti di via Populonia.

    Laboratorio Parco dei Cedri

    • 2019/2020 » Percorso di co-progettazione per la rigenerazione delle corti della Casa Gialla e Casa Rossa e dell’ex-fienile e per la valorizzazione del Parco.

    Nel corso di questi anni attraverso i Laboratori sono state più di 15.000 persone incontrate (online e offline) e più di 3.600 persone intervistate tramite questionari dal 2017; 53.179 voti raccolti nelle prime tre edizioni del Bilancio partecipativo e 19.327 i voti raccolti nell'edizione del 2023; più di 550 gli incontri organizzati nelle zone di tutta la città e online dal 2017; 18 percorsi attivati e in partenza trasversalmente alle politiche del Comune; 422 proposte raccolte per il Bilancio partecipativo dal 2017, online e offline, riferite a progetti dedicati allo spazio pubblico e ad azioni di priorità dei quartieri; 18 progetti in realizzazione a partire dal 2018 e in costante monitoraggio dedicati allo spazio pubblico. 1 milione di euro assegnato al perseguimento di priorità tematiche nei 6 quartieri; 11 progetti per rinnovare edifici pubblici per creare spazi collaborativi in costante monitoraggio; xoprogettazione continua e supporto trasversale alle politiche e progettualità di Comune e Quartieri; bandi coprogettati sulla base dei risultati dei Laboratori per un valore di più di 7 milioni.


    Vuoi saperne di più? 

    Visita il sito: comune.bologna.it/partecipa/laboratori-quartiere
    Scrivi a:  

  • Laboratorio Spazi

    Dal percorso dei Laboratori di Quartiere 2017 (si vedano i 12 bisogni emersi) è emerso il bisogno di spazi aperti ai cittadini con le caratteristiche dell’apertura, dell’accessibilità, in grado di facilitare l’incontro.

    I cittadini bolognesi, attraverso il percorso di ascolto realizzato nel 2017 (si vedano tutti i report), hanno chiesto di poter accedere a luoghi dove sperimentare un fare collaborativo anche sul piano delle forme di gestione, a disposizione di più realtà e con le istituzioni garanti del principio della “porta aperta”: spazi aperti, ibridi, flessibili, di riferimento nei quartieri, in grado di facilitare il mix sociale all’interno di un quartiere o di una zona specifica, che vengano percepiti come presidi sociali e come “ponte” tra generazioni, culture ed esigenze.

    Da queste premesse è nato un laboratorio dedicato al tema degli spazicon la finalità di ridisegnare politiche e strumenti di affidamento e gestione di immobili di proprietà comunale o uso temporaneo, consegnando a Giunta e Consiglio Comunale alcune ipotesi di nuova regolazione e supporto.

    Obiettivi
    In coerenza con quanto definitivo nell’avviso pubblico (PG N. 389966/2017 del 26/10/2017) gli obiettivi del Laboratorio Spazi sono stati:

    • evidenziare, anche attraverso il confronto con altre città, le possibilità di innovazione delle procedure amministrative, nella strada già tracciata dal ‘Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani’, riconoscendo le diverse forme di gestione e autogestione degli spazi, ridefinendo di volta in volta anche il ruolo di garanzia della pubblica amministrazione
    • produrre eventuali proposte di aggiornamento/adeguamento delle norme comunali relative alla gestione di immobili di proprietà comunale
    • promuovere sperimentazioni di:
      - modelli gestionali su spazi da rigenerare anche attraverso il contributo di privati/terzo settore; 
      - usi temporanei di spazi da rigenerare; 
      - forme di collaborazione con soggetti privati e comunità.

    Il percorso
    Per perseguire questi obiettivi è stato strutturato un percorso pubblico attraverso cui individuare i bisogni della città ed elementi propositivi sui quali basare la riforma amministrativa.
    Le fasi del percorso:

    1. analisi interna (dicembre 2017 - maggio 2018)
      Prima dell’avvio del percorso pubblico, è stata svolta una fase di lavoro interno all’amministrazione finalizzata a costruire un gruppo di lavoro interno e un quadro completo degli strumenti in essere per l’affidamento di immobili comunali.
    2. confronto ed elaborazione (giugno-luglio 2018)
      Successivamente al lancio pubblico, durante i mesi di giugno e luglio, si è svolta una fase di approfondimento a gruppi di lavoro rivolti ai partecipanti al fine di evidenziare criticità e punti di forza dell’attuale sistema di assegnazione da parte dell’Amministrazione; buone pratiche in uso a livello nazionale e internazionale; possibili innovazioni per quanto riguarda gli obiettivi del progetto. In questa fase i partecipanti hanno proposto i garanti a supporto del processo.
    3. presentazione delle proposte (settembre-ottobre 2018)
      Conclusa la fase di ascolto con incontri e analisi del contesto, si è passati alla raccolta più strutturata di proposte migliorative. Esito di questa fase è stato un documento di proposta partecipata da parte della Fondazione in grado di evidenziare linee di indirizzo utili all'amministrazione, che tiene conto della fase di indagine e ascolto precedente. 
    4. proposte da parte dell’Amministrazione (da dicembre 2018)
      Quanto emerso dalla fase precedente è stato sottoposto all’attenzione del tavolo di lavoro interno all’amministrazione per integrarlo ai bisogni interni all’amministrazione. Il lavoro è stato monitorato dai garanti del processo.

    Oltre alla partecipazione di chi ha aderito tramite candidatura all’avviso pubblico (PG N. 389966/2017 del 26/10/2017), la partecipazione è stata aperta a tutti gli interessati. Hanno partecipato 51 realtà associative della città.

    Nel 2019 il Comune di Bologna, in continuità e all'interno del Laboratorio Spazi, ha pubblicato un avviso pubblico per assegnare cinque immobili pubblici inutilizzati, da destinare a finalità di interesse culturale e partecipativo attraverso la sperimentazione di un percorso di coprogettazione.

    In risposta ai bisogni emersi dal Laboratorio Spazi, inoltre, il Comune di Bologna ha avviato il progetto Case di Quartiere che saranno 32 distribuite in tutta la città: pur collocandosi negli stessi spazi e in continuità con gli ex centri sociali anziani, saranno luoghi capaci di chiamare a raccolta le diverse forze del territorio, luoghi polifunzionali aperti e intergenerazionali. Le Case di Quartiere saranno luoghi in cui sperimentare forme di “welfare di comunità” e dove attivare azioni di animazione socio-culturale, contrasto alle nuove forme di fragilità sociale e risposte a nuovi bisogni, favorendo aggregazione, offrendo non solo servizi per anziani, famiglie, giovani ma ponendosi come spazi di autogestione per le realtà attive su una scala di prossimità.

    Per maggiori informazioni:

  • Laboratorio PUMS

    Il progetto PUM ci parla di .... Antum incti officipsae natem sendae volorem vidempe repudit earitas et, es estint maximus.

    Nell'ambito del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città metropolitana di Bologna e del Comune di Bologna, la Fondazione per l'Innovazione Urbana promuove un percorso di informazione e ascolto della cittadinanza in ogni quartiere, per fare emergere temi e bisogni prioritari da inserire nel quadro degli obiettivi strategici del PUMS e utili anche alla stesura del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU).

    Questo processo segue quello realizzato nei mesi scorsi dalla Città Metropolitana in collaborazione con Isfort per definire obiettivi e priorità del PUMS a scala urbana e metropolitana (tavoli di lavoro con stakeholders, incontri nei quartieri, incontri istituzionali e un questionario online) che ha dato vita al Forum per la mobilità sostenibile, il quale seguirà tutto il processo di costruzione, adozione e approvazione del Piano (qui i materiali prodotti).

    Da maggio a luglio 2018 la Fondazione per l’Innovazione Urbana ha dato quindi vita a un processo di informazione e ascolto a scala di quartiere con i seguenti obiettivi:

    • informare sui temi oggetto del percorso e le scelte strategiche di scala metropolitana, evidenziandone gli elementi specifici a scala di quartiere e facilitandone una lettura e comprensione; 
    • sistematizzare quello che è emerso tramite segnalazioni, ordine del giorno dei quartieri e in diversi percorsi e laboratori (es. Bilancio Partecipativo)
    • raccogliere bisogni a scala di quartiere sui 5 assi strategici del PUMS (accessibilità, tutela del clima, salute e salubrità dell’aria, sicurezza stradale, vivibilità e qualità)
    • raccogliere segnalazioni e temi puntuali a scala locale
    • raccordare quello che emerge a livello di quartiere con quello cittadino
    • far emergere diversi punti di vista e posizioni divergenti

    Per raggiungere tali obiettivi, si sono svolte tre principali attività:

    1. Presentazione del PUMS e del percorso mediante un consiglio aperto per ogni Quartiere (maggio 2018)
    2. Informazione tramite info-point in ogni quartiere, materiali informativi cartacei, sito web dedicato (giugno-luglio 2018)
    3. Ascolto attraverso due laboratori in ogni quartiere (giugno - luglio 2018).

    Per ogni fase sono stati realizzati approfondimenti e report delle istanze rilevate.
    Alla fine della fase laboratoriale di giugno e luglio, in particolare, sono stati redatti dei report per rendicontare le attività realizzate e il contributo dei cittadini al PUMS e all’attuazione a livello urbano del PGTU, che trovate pubblicati nella sezione Documenti. 

    Per maggiori informazioni sul PUMS visita il sito web pumsbologna.it.

  • Laboratorio Under

    Laboratorio Under è un progetto dedicato ai ragazzi e alle ragazze di Bologna promosso dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana in collaborazione con il Comune di Bologna per raccontare, in modo inedito, spontaneo e attraverso le nuove tecnologie, la città, i suoi quartieri e l'attivismo civico dei cittadini e delle cittadine.

    L'edizione 2018 del progetto è dedicata a 20/25 ragazzi e ragazze, di età compresa tra i 18 e i 25 anniche, per 6 mesi, da maggio a ottobre 2018, entrano a far parte di un team di progetto, diventando dei veri e propri reporter di comunità.

    L'obiettivo del Laboratorio Under è quello di fornire una formazione di alto profilo sull’utilizzo dei media digitali e sulla sperimentazione di nuovi linguaggi per comunicare il territorio e i suoi abitanti.

    Per farlo, è stato messo in piedi un programma di formazione inedito: ogni venerdì, da maggio e fino a fine ottobre, presso i nostri spazi in Salaborsa si tiene un laboratorio sulle nuove competenze digitali in cui si alternano incontri con esperti e professionisti e momenti dedicati alla formazione autogestita e al lavoro di gruppo, in cui sviluppare progetti autonomi e attivare pratiche di apprendimento peer-to-peer.
    La formazione è dedicata a quattro ambiti principali:

      • nuovi media
      • open data
      • fabbricazione digitale
      • uso consapevole della rete e delle tecnologie.

    Il progetto Laboratorio Under si inserisce nel percorso dei Laboratori di Quartiere ed è ospitato e supportato dall’Ufficio Immaginazione Civica della Fondazione per l’Innovazione Urbana in Salaborsa e negli spazi di attività dei Laboratori di Quartiere.

    Per maggiori informazioni: comune.bologna.it/pianoinnovazioneurbana/laboratoriounder/progetto

  • U-Lab

    U-Lab è il Laboratorio di pratiche partecipative dedicato alla Zona Universitaria del Progetto ROCK (Regeneration and Optimization of Cultural heritage in Knowledge and creative cities), finanziato dal programma per la ricerca e l'innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea, che avvia una nuova stagione di osservazione, ideazione e sperimentazione a sostegno delle azioni del progetto.

    U-Lab  U-Lab è promosso da Comune di Bologna e Università di Bologna, in collaborazione con Fondazione Rusconi e Teatro Comunale ed è coordinato dalla Fondazione per l'Innovazione Urbana.

    U-Lab è un percorso che si configura come un’attività trasversale alle diverse progettualità in campo in Zona Universitaria, per accompagnare la progettazione della rigenerazione dell’area, sviluppare nuove idee per la valorizzazione, l’uso non convenzionale e la creazione di servizi e promuovere alcune azioni sperimentali per i diversi spazi del distretto. 

    U-Lab è stato avviato nel 2017 e nel corso del 2018 si è sviluppato attraverso un percorso di ascolto e co-progettazione (raccolta di idee e proposte tramite incontri) e di azioni sperimentali e di animazione del territorio selezionate tramite un bando.

    > U-Lab nel 2017 e 2018

    Nel 2019 U-Lab ha sviluppato U-Area for all: un percorso per ideare e sperimentare un servizio di visite guidate inclusive della Zona Universitaria.

    > U-Lab nel 2019

    Per ulteriori informazioni e aggiornamenti: 
    Rockproject.eu - bologna.rockproject.eu
    Email:

  • Itabashi calls Bologna

    Il progetto itabashi ci parla di .... Antum incti officipsae natem sendae volorem vidempe repudit earitas et, es estint maximus.

    Il bando "Itabashi calls Bologna", promosso da Comune di Bologna, Comune di Itabashi, Fondazione per l’Innovazione Urbana, Matsuda Hirata Architects Spa e Ordine Architetti Bologna, con il patrocinio di Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Accademia di Belle Arti di Bologna e Ordine degli Ingegneri di Bologna, è stato aperto tra dicembre 2017 e gennaio 2018.

    Il bando invitava giovani progettisti a ideare lo spazio permanente dedicato alla città di Bologna che sorgerà all’interno della nuova Biblioteca pubblica del Comune di Itabashi (Tokyo), città gemellata con Bologna: uno spazio adatto a ospitare un’esposizione permanente su Bologna, ma anche eventi o manifestazioni temporanee. Uno spazio, quindi, rappresentativo della città sia dal punto di vista culturale che turistico, in grado di comunicare al pubblico giapponese alcuni dei caratteri salienti di Bologna.
    Il complesso, che nascerà all’interno del Parco della Pace, sarà inaugurato nel mese di marzo 2021 e ospiterà al piano terreno la Biblioteca dei bambini “Children’s book hall” all’interno della quale sarà collocato anche lo spazio dedicato a Bologna.

    Il Concorso era aperto a tutti gli studenti in architettura, design del prodotto industriale, ingegneria edile architettura dell’Università di Bologna e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, oltreché ai laureati nelle stesse discipline con meno di 30 anni residenti nella città metropolitana di Bologna o iscritti agli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri di Bologna.

    Le 16 proposte progettuali ricevute sono state esaminate in una prima fase da una commissione nominata da Comune di Bologna, Fondazione per l’Innovazione Urbana e Ordine degli Architetti di Bologna (Elena Formia, Roberto Grandi, Laura Succinie Kiminori Nakazawa), che ha selezionato i tre progetti finalisti. Successivamente la commissione giudicatrice della seconda fase nominata da Comune di Itabashi e da Matsuda Hirata Architects Spa (Takeshi Sakamoto, Mahashi Kimura, Katsumi Komagata, Kiminori Nakazawa) ha individuato tra i tre finalisti il progetto vincitore e ha classificato gli altri due:

    1° - Progetto n°1 - Capogruppo: Luca Negrini
    2° - Progetto n°3 - Capogruppo: Simone Tardini
    3° - Progetto n°10 - Capogruppo: Lenor Carrillo Forteza

    Al vincitore è stato chiesto un approfondimento progettuale della proposta, che è stata poi realizzata sotto la supervisione dello studio Matsuda Hirata Architects Spa che si sta occupando della realizzazione dell’intera Biblioteca.

    Giovedì 24 maggio 2018 alle ore 18.30 la mostra è stata inaugurata nella Sala Atelier di Urban Center Bologna (II piano Salaborsa) alla presenza di Valentina Orioli  (Assessore del Comune di Bologna), Pier GiorgioGiannelli (Presidente dell'Ordine degli Architetti di Bologna), Leonardo Tedeschi (Fondazione per l'Innovazione Urbana) edei partecipanti al corcorso. In questa occasione sono stati premiati i vincitori.

    A marzo 2021 è terminata la realizzazione del progetto vincitore ed è stata inaugurata l'intera nuova biblioteca. 

  • Racconto della città

    La Fondazione promuove la cultura urbana e la divulgazione sui temi urbani a livello cittadino ma anche nazionale e internazionale.
    Rientra in questo ambito dunque la funzione "storica" di Urban Center del racconto alla città sulla città e in particolare delle trasformazioni urbane in corso e in programma nel prossimo futuro.

    I grandi progetti urbani e i servizi di interesse metropolitano
    Le strategie urbanistiche che accompagnano la trasformazione di Bologna fanno leva sulla rigenerazione e rifunzionalizzazione di aree, spazi, edifici già esistenti, per lo più collocati fuori dal centro città, adeguandoli a nuovi usi senza dunque consumare nuovo suolo. 
    I piani urbanistici mettono in gioco aree private (aree produttive dismesse così come strutture di servizio degradate) e patrimoni pubblici in disuso (immobili e aree demaniali, ex caserme, ex spazi ferroviari).

    Scopri i principali progetti urbani e i servizi di interesse metropolitano in trasformazione, diversi per tipologia, vocazione e tempi di riqualificazione.

  • Piano Innovazione Urbana

    Verso il Piano Innovazione Urbana è un percorso avviato a dicembre 2016 con l’obiettivo di tracciare una prospettiva di innovazione trasversale per l’Amministrazione e la città di Bologna.
    Con un documento aperto e implementabile nel tempo, l’idea di fondo era creare uno spazio di discussione e co-progettazione per tutti che mettesse in collegamento opportunità, potenzialità del territorio e decisioni pubbliche, adottando come metodo l’attivazione di comunità e la rendicontazione.

    Nel suo primo volume (2016) il percorso Verso il Piano innovazione urbana raccontava lo sforzo di pianificazione con orizzonte 2021 operato dall’Amministrazione sistematizzando diversi strumenti progettuali e programmi di finanziamento e favorendo l’emersione di alcuni assi di sviluppo prioritari.
    Partendo dai risultati del percorso Collaborare è Bologna, il documento identificava in maniera concreta, con risorse e tempi, le opportunità date dagli strumenti di finanziamento comunali, nazionali ed europei per una città sostenibile, accogliente, attrattiva e collaborativa.

    Con il secondo volume (2019), Verso il piano innovazione urbana diventa uno strumento di racconto a più voci del futuro della città grazie a uno stabile e diffuso processo di ingaggio territoriale operato a partire dal 2017. Il documento è infatti il risultato di due anni di lavoro sul territorionell’ambito deiLaboratori di Quartiere e ha l’obiettivo di dare un quadro esaustivo dell’approccio adottato dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana e dei bisogni e delle linee di azione emerse nei processi attivati con le organizzazioni, le comunità e i cittadini e le cittadine di Bologna. Intrecciando i dati raccolti tra il 2017 e 2018 in circa 280 incontri, alla prospettiva dell’Amministrazione si affianca quella “dal basso”, che suggerisce e identifica elementi centrali per inquadrare i prossimi interventi in ambito sociale, educativo, digitale, culturale e sullo spazio pubblico, su scala cittadina e a livello di quartiere.

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