• REALLOCATE - Rethinking the dEsign of streets And pubLic spaces to Leverage the mOdal shift to Climate-friendly Active Transport Everywhere

    Il progetto europeo REALLOCATE, di cui la Fondazione è partner insieme ad altri 36 enti europei, mira a sostenere le città nella loro transizione verso la neutralità climatica.
    Vuole essere pioniere di un sistema di mobilità sicura e neutrale dal punto di vista climatico (SCNM Safe Climate-Neutral Mobility System) che aiuti le città ad accelerare la loro transizione verso la neutralità climatica attraverso la promozione di una mobilità a emissioni zero, condivisa, sostenibile, incentrata sulla persona e inclusiva.

    La particolarità del Sistema SCNM si fonda sul co-sviluppo e co-distribuzione di un processo di trasformazione verde e digitale che non solo mette nuovi strumenti a disposizione di coloro che progettano le strade e gestiscono le infrastrutture ma che coinvolge continuamente gli utenti finali - i cittadini - per ottenere feedback e miglioramenti.

    Il Sistema SCNM sfrutta il ruolo attivo della quadruplice elica di stakeholder (professionisti, società civile, mondo accademico e industria) che lavorano insieme per consentire la neutralità climatica, l'inclusione e la sicurezza degli utenti della strada vulnerabili (VRUs) e per ottenere un cambiamento di paradigma nell'uso dello spazio stradale e nel comportamento stradale. 

    Il progetto prende in considerazione in modo completo e simultaneo le esigenze degli utenti della strada (attraverso una valutazione sistematica, multi-stakeholder, multidisciplinare e multisettoriale) per aumentare la mobilità sostenibile, verde e incentrata sull'uomo nelle città coinvolte. 

    Si intende raggiungere questo obiettivo attraverso: 

    • l'integrazione di approcci per la progettazione degli spazi urbani (basati sulle scienze spaziali, sulla riallocazione degli spazi stradali, riprogettazione delle infrastrutture fisiche con le parti interessate); 
    • il sostegno alle scelte (strumenti tecnologici e scienze comportamentali) per una mobilità urbana sicura, inclusiva, accessibile e sostenibile.

    Il nuovo concetto di Laboratorio di Mobilità Sicura e Sostenibile (SSML), che intende sperimentare REALLOCATE, amplia il concetto di Living Lab a una visione mirata della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile. Le SSML hanno lo scopo di fornire alle città un quadro di riferimento per co-progettare e co-sviluppare tecnologie e interventi per promuovere il trasferimento modale verso modalità di mobilità urbana sostenibile, sfruttando il sistema SCNM, implementato per risolvere i problemi presenti in 15 aree urbane/periurbane non sicure a livello Europeo.

    REALLOCATE svilupperà SSML in 5 città capofila e 5 città gemellate, tutte parte della missione UE 100 Climate-Neutral & Smart Cities. Fondazione Innovazione Urbana prende parte attivamente al Laboratorio di Mobilità Sicura e Sostenibile (SSML) implementato nel territorio bolognese.


    Scheda progettuale

    Programma: HORIZON-MISS-2022-CIT-01 - Innovation Actions
    Grant Agreement: 101103924
    Capofila: UNIVERSITY COLLEGE DUBLIN, NATIONAL UNIVERSITY OF IRELAND
    Ruolo della Fondazione: partner di progetto
    Budget della Fondazione: € 81 417.50
    Durata: 48 mesi a partire da maggio 2023
    Sito web: in costruzione

  • Patto Educativo Capo di Palermo

    Il progetto Patto Educativo Capo si svolge nel 2023/2024 e mira a contrastare la povertà educativa favorendo la relazione di bambini e ragazzi del quartiere Capo-Monte di Pietà di Palermo con il territorio in cui vivono. L'obiettivo è farlo attraverso la creazione di una comunità educante che condivida e sviluppi pratiche educative diffuse e aperte che utilizzano gli spazi del quartiere come luoghi di apprendimento.

    Il progetto è finanziato dal Bando per le Comunità Educanti 2020 della Fondazione Con i Bambini, di cui la nostra Fondazione è partner, insieme ad altre associazioni, realtà e istituzioni del territorio palermitano. Capofila del progetto è la cooperativa sociale Bond of Union.

    Le attività del progetto prevedono: indagine statistica sui minori residenti nel quartiere Capo, mappatura degli spazi educativi, definizione di un patto educativotra i soggetti della rete, formazione degli operatori formali e informali della comunità, attivazione di spazi educativi e di attività educative per i minori del quartiere, connessione con ulteriori comunità educanti.

    La nostra Fondazione, in continuità con l'esperienza e le competenze maturate in questi ultimi anni nell'ambito dell'innovazione degli approcci educativi a Bologna, grazie al percorso sulle Nuove scuole di Quartiere, collabora al progetto in particolare su due specifiche azioni: 

    • Connessioni educanti: supervisione e supporto per fornire metodi e strumenti dei processi partecipativi, di conoscenza e ingaggio del territorio, propedeutiche all’attivazione di un percorso di ascolto delle comunità destinatarie del progetto e per definire le principali linee guida per la costruzione della comunità educante
    • Form_Azioni: realizzazione di attività formative collaterali dirette agli educatori formali e informali del territorio per rendere il gruppo di operatori allineati rispetto alla strategia educativa che sarà messa in atto. La formazione sarà incentrata sul tema del quartiere come spazio di apprendimento e prossimità e prevederà quindi spunti teorici, presentazione di metodi ed esercizi e momenti di riflessione sui concetti proposti, con un focus sulle attività di ideazione, gestione e co-produzione di processi partecipativi.

    Nel 2023 siamo coinvolti in particolare nelle seguenti attività: 

    • gennaio-agosto 2023
      Le attività di progetto sono state avviate a febbraio 2023 e, oltre ad alcuni appuntamenti di coordinamento con il soggetto capofila, il 5 luglio si è svolta una presentazione da parte della nostra Fondazione e delle attività in cui è coinvolta alla presenza di tutti i soggetti della rete di partner.

    • settembre a dicembre 2023
      Tra settembre e dicembre si svolge il percorso di costituzione della comunità educante attraverso la definizione condivisa delle linee guida del patto educativo.
      Il percorso prevede tre incontri laboratoriali (11 ottobre, 8 novembre, 6 dicembre 2023) rivolti ai partner della rete che avranno gli obiettivi di: costruire un documento di Linee guida per la definizione della comunità educante e del Patto educativo; definire un piano operativo, funzionale a raggiungere gli obiettivi del patto; definire il percorso formativo (Form_Azioni) che si svolgerà entro il mese di maggio 2024.

    Nel 2024, per l’attività Form_Azioni siamo coinvolti in particolare nello svolgimento di un percorso formativo che si è articolato n due moduli:

    • 31 gennaio - 3 febbraio
      a partire dall’esperienza delle Scuole di Quartiere, quattro sessioni formative dedicate ad approfondire approcci, strumenti e casi studio legati al ruolo degli spazi all’interno dei processi educativi.

    • 22 - 25 maggio 
      continuando con gli sviluppi del progetto Scuole di Quartiere, quattro sessioni formative dedicate ad approfondire approcci, strumenti e casi studio relativi alle modalità di gestione della comunità educantee della coprogrammazione e coprogettazionedirettamente con le famiglie e i bambini e le bambine del territorio.

    Le attività formative sono state dedicate alle realtà della Rete Capo, ma hanno visto dei momenti di apertura alle altre realtà cittadine che stanno sperimentando percorsi analoghi, nonché di condivisione e lavoro con le famiglie e i bambini e le bambine del quartiere. Questi momenti, accompagnati dalle esperte della nostra Fondazione,  hanno avuto l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproco e il confronto sulle esperienze in corso.

    Nello specifico questi appuntamenti si sono svolti sabato 3 febbraio e sabato 25 maggio alternando momenti di dialogo, laboratori ed esplorazioni urbane alla scoperta degli spazi educativi del quartiere e della città, per immaginare insieme il futuro del quartiere Capo.

    Per ulteriori informazioni sugli eventi in programma clicca qui

  • Alleanza Transizioni Giuste

    Immaginare risposte concrete per le sfide del futuro, influenzare decisioni, favorire scambi di pratiche e politiche pubbliche, collegando nord e sud del paese, piccoli e grandi Comuni, aree metropolitane e aree interne, promuovendo incontri, iniziative di formazione e apprendimento.

    Sono questi gli obiettivi ambiziosi che hanno portato Comune di Bologna, ARCI Nazionale, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in collaborazione con la nostra Fondazione a dare vita all’Alleanza per le Transazioni Giuste.  

    Una vera e propria rete civica nazionale, che a partire dai contesti locali, intende sostenere e mettere in contatto chi è in prima linea nell’ideare e realizzare progetti e politiche innovative, che mirano a perseguire transizione giuste e nuovi modelli di sviluppo, inclusivi e sostenibili, sui temi del lavoro, della casa, dell'istruzione, della mobilità, della salute, dei diritti, della transizione digitale ed ecologica.

    Il progetto nasce per fornire risposte ai dirompenti effetti economico-sociali e alle provanti sfide che la crisi pandemica e la crisi climatica hanno presentato e continueranno a presentare con una velocità che sfugge alla capacità di risposta dei tradizionali schemi amministrativi. 

    All’interno di questo scenario, i promotori dell’Alleanza per le Transizioni Giuste hanno ideato un manifesto di valori e obiettivi comuni, che può essere sottoscritto e condiviso da piccoli e grandi Comuni, aziende, associazioni, enti non profit, attivisti e attiviste, che possono così aderire all’Alleanza per le Transizioni Giuste e condividere facilmente buone pratiche, che andranno a creare un raccolta collettiva. 
    » Per entrare a far parte dell'Alleanza e ricevere supporto: transizionigiuste.it/supporto

    L’obiettivo è aumentare scambi e supportare la creazione di comunità facilitando lo scambio di materiali, regolamenti, delibere, progetti per orientare programmi e finanziamenti verso le azioni più utili e concrete partendo dalle buone pratiche ed apprendimenti. 

    Una prima azione per rafforzare l’Alleanza è stato il Forum delle Transizioni Giuste che si è svolto a Bologna sabato 11e domenica 12 novembre a Bologna, negli spazi di Palazzo d'Accursio e Salaborsa: due giorni di incontri, dibattiti, una fabbrica delle idee con l’obiettivo di condividere le direzioni progettuali dell’Alleanza con orizzonte triennale, mettendo al centro le prossime generazioni, progettando e pensando ai prossimi 50 anni. 
    » Scopri il programma dettagliato dell'evento

    Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti del progetto è possibile visitare il sito dedicato: 
    » transizionigiuste.it

     

  • Gemello Digitale di Bologna

    Un modello digitale dinamico della città, alimentato dai dati e dalle informazioni raccolti, anche in tempo reale, dalla città stessa: è il progetto del Gemello Digitale Urbano, promossi dal Comune di Bologna di cui anche la nostra Fondazione è partner.

    Uno strumento a servizio delle persone che avrà l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e rispondere alle grandi sfide del nostro tempo, da quelle ambientali a quelle economiche e sociali

    Attraverso un investimento del Comune di 7 milioni di euro da fondi europei PON Metro, Bologna è una delle città pioniere a livello internazionale per lo sviluppo del Gemello Digitale che sarà seguito e guidato da un consorzio pubblico composto da:

    • Comune di Bologna (coordinatore strategico)
    • Fondazione Bruno Kessler (coordinatore tecnico e project manager)
    • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (manager scientifico)
    • Cineca (manager tecnologico)
    • Fondazione Innovazione Urbana (community manager)

    Il progetto vede inoltre la partnership della città di Barcellonaed è in rete con altre città europee, anch’esse al lavoro sui Gemelli Digitali Urbani. Infine il Gemello Digitale di Bologna avrà il ruolo di progetto pilota italiano per il Centro nazionale HPC Big Data e Quantum Computing, di cui la nostra Fondazione è partner. 

    » Scarica la presentazione del progetto

    Gli obiettivi del progetto

    Il Gemello Digitale è parte del progetto Città della Conoscenza, la strategia che mette al centro la scienza e il sapere quali elementi fondativi per la crescita della città e per orientare la direzione delle politiche metropolitane, in coerenza con altri progetti strategici dell’Amministrazione quali Bologna Missione Clima, Impronta Verde, Piano per l’Abitare. 

    Il Gemello Digitale Urbano dovrà essere in grado di supportare processi decisionali tramite funzioni avanzate di analisi e previsione, e di co-evolvere con la città reale stessa.

    In particolare, attraverso il Gemello Digitale e l’uso dei dati, sia quelli già a disposizione sia quelli futuri, si potranno:

    • intercettare le sfide del cambiamento climatico, economico e sociale nei contesti urbani, introducendo funzionalità di supporto alle decisioni che portino a cambiamenti sostanziali nel governo delle città, mobilitando nuovi portatori di interessi e sperimentando nuove possibilità di relazione sociale con tutti gli attori urbani, compresi i cittadini;
    • rendere dati e conoscenze utili ed efficaci e attivare meccanismi di analisi e capacità previsionali per rispondere alle esigenze della città e delle comunità cittadine;
    • promuovere e favorire la (co)produzione di conoscenza e comprendere come essa possa generare valore pubblico e nuove economie sul territorio.

    Un’innovazione che, proprio come al tempo della nascita della prima rete civica in Italia - Iperbole - avrà l’obiettivo di rendere nuovamente di Bologna una città di frontiera sull’uso e la condivisione pubblica dei dati, mettendo a disposizione non solo dell’Amministrazione ma di tutto il mondo della ricerca sia pubblica che privata e dei cittadini un patrimonio di conoscenze senza precedenti, in modo aperto e trasparente.

    L’uso democratico dei dati e la dimensione etica

    Uno dei caratteri distintivi del Gemello Digitale di Bologna è infatti la centralità del “governo democratico dei dati” e la dimensione giuridica dell’impatto di questa nuova tecnologia. Per questo verrà identificato un garante etico e un comitato scientifico dedicato a questi temi, che garantiranno la conformità alla norme Ue e nazionali in materia di privacy e protezione delle persone fisiche, insieme all’adozione di principi etico-giuridici in linea con la legislazione europea di ultima generazione, e i meccanismi di potenziamento dell'impatto civico del progetto.
    Le sfide di ordine legale ed etico che dovrà affrontare il Gemello Digitale di Bologna riguardano, in particolare, due degli elementi portanti del progetto: gli algoritmi utilizzati nei sistemi di Machine Learning (ML) e l’Intelligenza Artificiale (IA), da un lato; i dati che alimentano questi algoritmi, dall’altro. Presterà particolare attenzione alle condizioni definite dalla normativa attuale e in via di definizione sullo scambio e sulla condivisione dei dati, anche con riguardo ai soggetti attivi, pubblici e privati, coinvolti. Il progetto riconosce, infine, la necessità di facilitare lo sviluppo di sistemi di IA che siano in sintonia con i valori sociali ed etici europei conformi ai principi emanati dalle Ethics Guidelines for Trustworthy Artificial Intelligence of the European Commission’ Independent High Level Expert Group on AI del 2019 e contribuisce direttamente alla lotta contro gli stereotipi di genere in linea con la EU Gender Equality Strategy.

    I primi casi d’uso

    Il Gemello Digitale di Bologna sarà sviluppato su tre primi casi d’uso: i temi della mobilità, dell’energia e dei cambiamenti climatici, che sono i temi più sfidanti per tutte le aree urbane oggi.

    • Mobilità:
      il Gemello Digitale, valorizzando il patrimonio di dati già esistente e integrandone di nuovi, supporterà Bologna nei grandi cambiamenti che la città attraverserà nei prossimi anni sul fronte della mobilità urbana, anche in relazione alla Città 30, grazie allo sviluppo di nuove infrastrutture, come il Tram, il Passante, l’SFM, la Bicipolitana, 
    • Energia:
      il Gemello Digitale analizzerà la risposta energetica del patrimonio edilizio cittadino, simulando l’impatto dell’inserimento di nuovi progetti nei piani urbanistici, dando così strumenti utili per l’adozione di politiche mirate
    • Cambiamenti climatici:
      in seguito all’emergenza alluvione che ha colpito Bologna e l’Emilia-Romagna, si concentrerà anche su un caso d’uso legato ai temi del cambiamento climatico e del dissesto idrogeologico.
    • Pianificazione urbana:
      Il Gemello Digitale viene sempre più identificato come uno strumento utile per migliorare gli strumenti di pianificazione urbana (ad esempio, il Piano dei Quartieri) e per supportare il Comune nella gestione delle emergenze (ad esempio, la Torre Garisenda). 

    Il ruolo della nostra Fondazione

    La nostra Fondazione nel processo di sviluppo di questa piattaforma civica avrà l’obiettivo di valorizzare la relazione tra il Gemello Digitale e i cittadini attraverso due principali direzioni e sfide: la prima di rendere il Gemello in grado di recepire e far propri i bisogni dei cittadini, al fine di potenziare la sua funzione predittiva, quella cioè di prevedere e anticipare i comportamenti e le trasformazioni che avvengono nel mondo reale, in continuità e in sinergia con il lavoro di ascolto che la Fondazione porta avanti a più livelli sul territorio; la seconda di rendere il Gemello aperto ai cittadini, alla loro conoscenza e al loro uso consapevole, andando a stimolare e sperimentare nuove forme di partecipazione. 

    Già nel corso del 2021 la Fondazione aveva avviato una riflessione su scala cittadina sul gemello digitale, per accompagnare le prime fasi della nascita del progetto, attraverso l'organizzazione di un ciclo di incontri online per presentare, approfondire e discutere questo modello. I video degli incontri sono disponibili online: 

    loghi gemello 

  • Laboratorio Villaggio INA

    La nostra Fondazione insieme al Comune di Bologna e al Quartiere Borgo Panigale-Reno promuove il Laboratorio Villaggio INA, un percorso di coinvolgimento e ascolto del territorio riguardo alla trasformazione degli spazi pubblici del Villaggio attorno al Giardino Popieluszko, alle Scuole e al Giardino dei Pioppi. 

    Il Laboratorionasce per dare concretezza a una serie di bisogni sollecitati da parte del territorio e dalle proposte emerse dalle cittadine, dai cittadini e dalle comunità locali durante le diverse edizioni del Bilancio partecipativo, al fine di valorizzare gli spazi pubblici del Villaggio INA e la connessione tra di essi, in coerenza con gli obiettivi e la progressiva realizzazione della Città 30

    Il contesto

    L’area del Villaggio è interessata da diverse trasformazioni in corso e in programma come la realizzazione della linea rossa del tram e del relativo deposito.

    Nel luglio 2023 inoltre il Comune di Bologna ha vinto la candidatura al bando “Dateci spazio”  per realizzare un parco giochi innovativo e inclusivo tra il Giardino dei Pioppi e il Giardino Popieluszko.

    Il Comune di Bologna ha inoltre approvato il documento di indirizzo per la progettazione di Fattibilità Tecnica ed Economica della trasformazione degli spazi pubblici del Villaggio.

    In questo quadro il laboratorio si propone di mettere in sinergia e armonia queste diverse progettualità che riguardano lo stesso territorio. L’obiettivo è arrivare a un progetto condiviso che metta al centro la tematica della sostenibilità e dell’inclusività in tutte le loro sfumature.

    Il percorso

    Il percorso si svolgerà nei primi mesi del 2024 con l’obiettivo di coinvolgere le reti di comunità attive nella zona, la cittadinanza, la Biblioteca Borgo Panigale, le scuole del territorio e le consulte attive sui temi dell’infanzia e dell'accessibilità. 

    Il percorso prevede queste fasi: 

    • informazione e coinvolgimento -  gennaio/febbraio 2024 
      Il primo appuntamento che darà avvio al percorso sarà una commissione di Quartiere in programma lunedì 29 gennaio 2024 alle ore 20.30 presso la Sala “Loris Ropa” in via Marco Emilio Lepido, 25/2.
      Durante l’incontro, si presenterà un quadro complessivo delle trasformazioni dello spazio pubblico previste sull’area, del percorso e dei prossimi passi. Sarà presente l’Assessora alla mobilità Valentina Orioli. 
      » Scarica il volantino
      » Scarica la presentazione 
    • ascolto del territorio -  febbraio/novembre 2024
      In questa fase sono previste diverse attività di ascolto del territorio per raccogliere ulteriori istanze riguardo la riconfigurazione degli spazi pubblici, come momenti laboratoriali, punti d’ascolto sull’area, interviste e un questionario. 
      » Compila il questionario entro il 15 marzo
      » Calendario dei punti di ascolto e informazione, compilazione assistita del questionario
      - giovedì 7 marzo, h 14.00 - 17.00 - Biblioteca Borgo Panigale
      - martedì 12 marzo, h 14.00 - 16.30 - Scuola secondaria Volta
      - martedì 12 marzo, h 17.00 - 19.00 - Giardino Popieluszko
    • restituzione - dicembre 2024
      Il percorso si concluderà con la presentazione e diffusione del progetto esito del percorso. 

    Per maggiori informazioni: 

  • TIMES - Technology and Innovation for Maps of Emergency Social resilience

    Da febbraio 2024 è iniziato il progetto TIMES - Technology and Innovation for Maps of Emergency Social resilience, di cui la Fondazione è partner assieme al Comune di Cesena e ANCI Emilia Romagna. 

    Attraverso questo progetto si intende lavorare su nuove metodologie e strumenti che facilitino e rendano più organizzate le risposte civiche e degli attori di volontariato in caso di emergenze, che migliorino il raccordo tra volontariato e sistema Protezione Civile lavorando sulla preparazione civica agli eventi estremi.

    Più precisamente, il progetto intende perseguire i seguenti obiettivi specifici:

    • Definire strategie di risposta alle emergenze che colmino il divario percepito e concreto tra popolazione, volontari/ie, soccorritori/trici e autorità, riducendo il divario tra pratiche formali e informali durante un evento di crisi
    • Identificare strutture e dinamiche sociali per costruire una comunità capace di minimizzare gli effetti psicosociali di una crisi
    • Sviluppare strumenti digitali come interfaccia inclusiva ed efficace per coinvolgere i movimenti spontanei di volontari durante le emergenze, diminuendo il divario tra istituzione e cittadinanza.  

    TIMES avrà una durata di 15 mesi (febbraio 2024 - aprile 2025) al termine dei quali sarà stato possibile ottenere i seguenti risultati:

    • Impostare una base di conoscenze sulle dinamiche di resilienza sociale a livello cittadino durante l'evento di crisi
    • Aggiornare il Piano di Protezione Civile di Cesena con una sezione dedicata agli scenari e con una mappa ragionata delle risorse della comunità
    • Definire strategie e gli strumenti digitali di risposta all’emergenza che colmino il divario percepito e concreto tra popolazione, volontari, soccorritori e autorità
    • Modellare un approccio trasferibile ad altri comuni a livello regionale.

    Scheda progettuale

    Programma: HORIZON-WIDERA-2022-ERA-01-32 - An experimentation space for the uptake and use of R&I results for EU resilience and future preparedness
    Grant Agreement: 101094455
    Capofila: COMUNE DI CESENA
    Ruolo della Fondazione: partner di progetto
    Budget della Fondazione: € 40.000,00
    Durata: 15 mesi a partire da febbraio 2024
    Sito web: in costruzione

  • SPINE - Smart Public transport Initiative for climate Neutral cities in Europe

    Il progetto europeo SPINE - Smart Public transport Initiative for climate Neutral cities in Europe, di cui la Fondazione è ente affiliato del Comune di Bologna insieme ad altri 38 beneficiari, comprese 11 città europee tra cui Bologna, si inserisce nella Missione UE 100 Città Neutrali climaticamente e Smart entro il 2030 e mira ad accelerare il progresso verso la neutralità climatica migliorando l’offerta generale del trasporto pubblico, al fine di renderlo più accessibile, inclusivo, attrattivo ed in linea con i bisogni anche economici e le aspettative degli utenti. 

    Il progetto, che ha una durata di 48 mesi, prevede la realizzazione di Living Labs in 4 città pilota: Bologna, Anversa, Tallinne Las Palmas dove si svolgono attività di co-creazione che coinvolgono un’ampia gamma di stakeholder per promuovere l’intermodalità del trasporto pubblico sulla base dei bisogni e delle esigenze degli utenti. 

    La Fondazione è coinvolta nella mappatura degli stakeholder nonché nella progettazione, organizzazione e realizzazione dei laboratori partecipativi di co-design con i cittadini e gli altri attori rilevanti in 3 hub multimodali della mobilità di Bologna, siti in Mazzini, Corticellae Casteldebole.


    Scheda progettuale

    Programma: HORIZON-MISS-2021-CIT-02-02 Unleashing the innovation potential of public transport as backbone of urban mobility
    Grant Agreement: 101096664
    Capofila: INLECOM INNOVATION ASTIKI MI KERDOSKOPIKI ETAIREIA
    Ruolo della Fondazione: ente affiliato del Comune di Bologna
    Budget della Fondazione: €80.000,00
    Durata: 48 mesi, da gennaio 2023 (la Fondazione da dicembre 2023)
    Sito web: https://www.spine-project.eu/

  • Ex scalo Ravone

    A fine marzo 2024 il Comune di Bologna è formalmente entrato in possesso dell’area dell’ex scalo Ravone, un’area di oltre dieci ettari, nel cuore della città, all'interno del quartiere Porto-Saragozza.
    Si tratta della più grande acquisizione pubblica da parte dell’Amministrazione dal secondo dopoguerra e l’area, in precedenza di proprietà di FS Sistemi Urbani, da questo momento è diventata di proprietà pubblica per essere restituita alla cittadinanza. 

    Il percorso di trasformazione dell’area, partito nel 2019 con la sperimentazione degli usi temporanei grazie all’affido in concessione da parte di FS Sistemi Urbani della porzione di 40.000 metri quadrati dell’Ex Scalo Ferroviario Ravone a Open Event, (ente gestore di DumBO) ha visto in questi anni la nostra Fondazione protagonista e promotrice del processo di rigenerazione, da un lato facendo parte del Comitato scientifico a supporto della sperimentazione (insieme a Open Event, Comune di Bologna, Legacoop Bologna Performa Architettura + Urbanistica) e dall’altro attraverso un lavoro di presidio e di produzione di contenuti e iniziative finalizzate a promuovere l’uso pubblico e civico dell’area.

    Dal 2021 inoltre la Fondazione, in collaborazione con Open Event, ha sviluppato il progetto Bologna Attiva - Officina Metropolitana per il mutualismo, il nuovo lavoro e l’economia collaborativa, attraverso il quale è stato possibile riqualificare e riattivare i capannoni Officina e Temporanea di DumBO. È stato dunque creato un sistema di spazi polifunzionali che comprende coworking, uffici, spazi di programmazione culturale, aule studio e spazi di progettazione per studenti, spazi di comunità aperti alle famiglie del quartiere. Un lavoro di rete e relazione che ha favorito la nascita di nuove sinergie in vista dell’ampliamento del distretto e che ha avviato la riappropriazione degli spazi da parte della cittadinanza e delle comunità che gravitano attorno all’area. Questo percorso è stato portato avanti in sinergia anche con il lavoro di rigenerazione e di comunità in corso al Quadrilatero Scalo-Malvasia, su cui la nostra Fondazione lavora dal 2017, attraverso i Laboratori di Quartiere e l’accompagnamento alla realizzazione del progetto Giardino della Resilienza.

    Con l’acquisizione dell’area da parte del Comune si apre una nuova fase per l’ex Scalo Ravone.

    Attraverso un uso virtuoso di fondi PNRR per 57 milioni di euro, il Comune, nella cornice dei Piani Urbani Integrati, prevede di realizzare in quest’area un nuovo distretto all’interno della più ampia strategia della Città della Conoscenza: un intervento complessivo di rigenerazione dello spazio pubblico in chiave sostenibile, a partire dalla riqualificazione energetica e sismica degli edifici esistenti, con nuovi spazi e servizi per l’abitare sociale, per il lavoro, la cultura, lo svago e lo sport, nuove piazze e un nuovo grande parco urbano: 110.000 mq di verde, cultura, sport e abitare sociale. 

    Informazione e ascolto in affiancamento allo sviluppo del progetto

    Dopo una prima fase di ascolto e consultazione di realtà e soggetti che sono attivi sull’area, in merito alla vivibilità dell’attuale distretto, alle connessioni con le aree vicine e alle opportunità che può offrire al contesto, si apre la fase di informazione e coinvolgimento dei cittadini con l’obiettivo di integrare i bisogni e la visione del territorio all’interno del progetto di rigenerazione. 

    Il primo passo di questa apertura alla cittadinanza è stata l’assemblea civica che si è tenuta presso il nuovo Padiglione del Quadrilatero Scalo-Malvasia venerdì 19 aprile 2024, nell’ambito delle settimane del Sindaco in Quartiere.

    Il confronto prosegue per raccogliere un contributo rispetto alla vocazione pubblica del nuovo distretto del Ravone. 

    Sono in programma per questo due appuntamenti aperti a tutta la cittadinanza:

    • il primo incontro è in programma giovedì 7 maggio alle ore 18 presso lo spazio Temporanea a DumBO (via Casarini 19, Bologna): sarà un momento informativo e di ascolto dedicato alla presentazione delle ipotesi di trasformazione dell’intera area. Raccoglieremo osservazioni e commenti in particolare sulla dimensione pubblica del distretto

    • il secondo incontro è in programma lunedì 27 maggio alle ore 18 presso lo spazio Temporanea a DumBO (via Casarini 19, Bologna): approfondiremo caratteristiche e usi di alcuni spazi dell’area, come il sistema delle piazze e degli spazi verdi che verranno realizzati all’interno del distretto del Ravone

      » Maggiori informazioni sugli incontri
      » Modulo di iscrizione agli incontri 

    Il progetto definitivo, integrato anche alla luce dei momenti di confronto, sarà poi presentato in un incontro pubblico (data da definire).

    Seguiranno altri momenti e strumenti informativi all’avvio dei lavori e nel corso dello svolgimento dei cantieri. 

    Il progetto è finanziato dalle risorse dei Piani Urbani Integrati (PUI), nell’ambito del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.


  • Bologna Digital Twin

    Bologna’s Digital Twin is a project promoted by the Municipality of Bologna to enhance the public value of data and support innovative decision-making processes. 

    Bologna’s DT is a dynamic digital model of the urban environment and its functioning, powered by data and information shared by stakeholders and citizens and collected in real-time. Bologna’s DT will provide a new civic infrastructure to improve quality of life and address major challenges of our time, such as climate change and new economic and social trends. 

    Thanks to a starting investment of 7 million euros from European Cohesion funds and the National Recovery and Resilience Plan, Bologna is one of the pioneering cities for the development of Urban Digital Twin,

    Bologna’s Digital Twin is guided by a public R&D consortium composed of:

    • Municipality of Bologna (strategic coordinator)
    • Bruno Kessler Foundation (technical coordinator and project manager)
    • University of Bologna (scientific manager)
    • Cineca (technological manager)
    • Urban Innovation Foundation (community manager)

    The project will be developed in partnership with the City of Barcelona and network with other European cities and represents the Italian pilot project for the national HPC Big Data and Quantum Computing Center, of which our Foundation is a partner.

    READ THE PROJECT PRESENTATION 

    The objectives of the project

    Bologna’s DT is part of Bologna City of Knowledge strategy, which places science, innovation, and knowledge as the main drivers for the city's growth. Bologna’s DT will support decision-making processes through advanced analysis and forecasting functions. 

    Thanks to Bologna’s DT it will be possible to:

    • Intercept the challenges of climate, economic, and social change in urban contexts, introducing decision support functionalities that lead to substantial changes in city governance, mobilizing new stakeholders, and experimenting with new possibilities of social interaction with all urban actors, including citizens.
    • Make data and knowledge useful and effective and activate mechanisms of analysis and predictive capacity to respond to the needs of the city and urban communities.
    • Promote and facilitate the (co)production of knowledge and understand how it can generate public value and new economies in the territory.

    Democratic use of data and ethical dimension

    Bologna's DT will foster research and policy efforts to design new models for democratic data governance and ethical use of new technologies. The project will ensure compliance with EU and national regulations regarding privacy and protection of natural persons, along with the adoption of ethical-legal principles in line with the latest European legislation, and mechanisms to enhance the civic impact of the project.

    The legal and ethical challenges that Bologna’s Digital Twin will face concern, in particular, two key elements of the project: 

    • the algorithms used in Machine Learning (ML) systems and Artificial Intelligence (AI),
    • the data governance and processes feeding algorithms.

    Particular attention will be paid to the conditions defined by current legislation and under definition on data exchange and sharing with third parties. The project also recognizes the need to facilitate the development of AI systems that are in line with European social and ethical values ​​in conformity with the principles set out by the Ethics Guidelines for Trustworthy Artificial Intelligence of the European Commission's Independent High-Level Expert Group on AI of 2019 and contributes directly to the fight against gender stereotypes in line with the EU Gender Equality Strategy.

    First use cases

    Bologna’s Digital Twin will be developed testing its processes and technologies starting from three different policy domains: mobility, energy, and urban planning, which are the most challenging issues for all urban areas today.

    • Mobility:
      Supporting the city in the challenges that will transform urban mobility (30 km/h city, trams, cycle lanes). Enhancing data assets: data integration and access; advanced analysis; and new data sources from partner companies.
    • Energy:
      Analyzing the energy response of the city's building stock and supporting sustainability assessments. Simulating the impact of new projects in urban plans, design alternatives, policies, and incentives.
    • Urban planning:
      The digital twin is increasingly identified as a useful tool to improve urban planning tools (e.g. Neighbourhood Plan) and to support the municipality in managing emergencies (e.g. Garisenda Tower). 
    • Climate change:
      Following the flooding emergency that hit Bologna and Emilia-Romagna, Bologna’s DT will also focus on a use case related to climate change and hydrogeological instability.

    Fondazione Innovazione Urbana role

    In the process of developing Bologna’s DT, the Foundation will be responsible of the relationship between the Digital Twin and urban stakeholders and citizens. 

    In particular, the Foundation will focus its effort on two main objectives: 

    • to integrate stakeholders' and citizens' needs in the DT functioning and in synergy with the proximity activities that the Foundation carries out in Bologna’s districts;
    • to contribute to the definition of an open-knowledge model for DT development, stimulating and experimenting with new forms of civic participation. 

    Fondazione Innovazione Urbana started a cultural reflection on Urban DT in 2021,  supporting the first Bologna’s DT design. In the following videos, you can find some of the events organized by the Foundation.

    loghi gemello

  • Radicalmente Adolescenti

    Radicalmente adolescenti  è la visione che l’Area educazione, istruzione e nuove generazioni del Comune di Bologna, con il supporto della Fondazione Innovazione Urbana-Rusconi-Ghigi, ha costruito a partire dai numerosi momenti di coinvolgimento e ascolto della comunità educante della città, in collaborazione con tutti i settori del Comune, a cominciare dai sei Quartieri, e con l’Università di Bologna, e mettendo al centro adolescenti, educatori ed educatrici.

    Radicalmente adolescenti è un documento che riporta le linee di sviluppo delle nuove progettualità con l’intento di dare una concreta risposta alle sollecitazioni ricevute dai diversi attori coinvolti, a partire dagli/dalle adolescenti e giovani, e creare futuri alternativi.

    Sono 10 le azioni che saranno implementate nei prossimi anni: cinque sono state definite in collaborazione con il Dipartimento Welfare e Promozione del Benessere di Comunità e il Dipartimento Cultura, Sport e Promozione della Città del Comune di Bologna, e cinque sono state promosse dall’Area Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni, in collaborazione con la nostra Fondazione e i Servizi Educativi Scolastici Territoriali (SEST) dei Quartieri, a partire da quanto emerso dalla Programmazione Condivisa delle politiche educative rivolte a giovani e adolescenti.

    » Leggi e scarica il documento completo

    Le dieci azioni che saranno implementate nel prossimo futuro, prevedono di:
    1. Aprire le scuole di pomeriggio tutto l’anno
    Sulla scia del progetto estivo Scuole Aperte Estate, e dopo le prime sperimentazioni del 2023, da inizio 2025 tutte le scuole secondarie di I grado dei 22 Istituti Comprensivi della città verranno aperte anche nelle ore pomeridiane per realizzare attività di supporto allo studio, socio-culturali e sportive rivolte ad adolescenti e famiglie con l’intento di promuovere il successo scolastico e formativo, la socialità e la formazione continua.
    Avvio previsto: gennaio 2025 

    2. Qualificare e innovare gli spazi per giovani e adolescenti
    L’obiettivo è innovare avviando nuove sperimentazioni nel sistema educativo extrascolastico integrato per promuovere negli/nelle adolescenti la conoscenza e la responsabilizzazione nella cura degli spazi della città, favorendo l’autonomia, la costruzione di nuove competenze e lo sviluppo della creatività all’interno di gruppi eterogenei.
    Avvio previsto: ottobre 2024

    3. Sostenere la comunità educante
    L'obiettivo è qualificare la comunità educante, favorendo l’integrazione professionale delle professioniste e dei professionisti che operano in ambito educativo, promuovendo la formazione continua e accompagnando le famiglie nei percorsi di crescita dei figli e delle figlie.
    Già avviato

    4. Creare una rappresentanza di giovani e adolescenti
    Si intende creare uno spazio di rappresentanza e sperimentazione per giovani e adolescenti che, attraverso attività laboratoriali e attività di welfare culturale, potranno esprimere la propria visione sui temi cruciali della contemporaneità. L’obiettivo è dare centralità ai desideri e alle visioni dei/delle giovani cittadini/cittadine e trasformare le loro idee in azioni concrete per la città.
    Avvio previsto: settembre 2024

    5. Educativa Digitale: avviare attività di ricerca-azione sul digitale
    L’obiettivo è operare una ricognizione delle attività che giovani e adolescenti del territorio bolognese svolgono online per supportare un progetto educativo sul digitale e migliorare l’informazione verso adolescenti e famiglie attraverso una più efficace comunicazione delle attività presenti sul territorio.
    Avvio previsto: gennaio 2025

    6. Promuovere autonomie nei giovani e supporto alla genitorialità
    Questa azione intende rafforzare e ampliare le abilità relazionali e sociali dei genitori per rispondere positivamente ai bisogni evolutivi dei figli con particolare attenzione alle famiglie in situazione di vulnerabilità e rispondere ai bisogni educativi dei più giovani per favorire lo sviluppo e la crescita armonica indipendentemente dal proprio contesto familiare di riferimento.
    Già avviato

    7. Realizzare azioni di prevenzione e promozione della salute
    L’obiettivo è sviluppare maggiore consapevolezza sui rischi per la propria salute, promuovendo competenze per il benessere attraverso diverse progettualità a seconda delle fasce di età tra preadolescenti, adolescenti e giovani.
    Già avviato

    8. Promuovere le attività motorie
    L’obiettivo è il miglioramento della fruizione delle opportunità presenti favorendo una mappatura delle offerte, con attenzione all'inserimento gratuito o con quote agevolate di bambini/e e ragazzi/e in attività extrascolastiche e sportive in raccordo con i Quartieri, e in relazione con società sportive e associazioni.
    Già avviato

    9. Sostenere il welfare culturale per adolescenti e giovani
    Anche attraverso il sostegno e la valorizzazione delle attività dei tanti operatori culturali del Terzo Settore e delle imprese culturali e creative, verranno avviate esperienze integrate nei teatri, musei, biblioteche, attraverso rassegne e festival musicali e con declinazioni digitali, arti visive, urban art, gaming e danza.
    Già avviato

    10. Consolidare e strutturare le alleanze tra gli attori del territorio
    Per la realizzazione degli interventi, principalmente integrati, che la nostra città offre e offrirà, le compagini scolastiche, sociali, educative, universitarie, culturali, sanitarie e sportive, hanno necessità di lavorare tutte insieme mettendo a valore competenze e risorse. L’obiettivo è strutturare un metodo agile: la visione strategica della città relativamente ad adolescenti passa necessariamente dalla cura delle relazioni con tutta la comunità cittadina.
    Già avviato

  • Laboratorio Fossolo-Due Madonne

    La zona Fossolo-Due Madonne di Bologna sarà interessata nei prossimi anni da importanti trasformazioni territoriali e urbanistiche.

    L’obiettivo delle trasformazioni, in coerenza con il percorso cittadino Bologna Verde, è di promuovere il rinverdimento dell’area, valorizzare il verde esistente e migliorare le connessioni e gli spazi pubblici dell’area

    La Fondazione IU Rusconi Ghigi, insieme al Comune di Bologna e al Quartiere Savena promuove pertanto il Laboratorio Fossolo-Due Madonne: un percorso di informazione e ascolto che ha l’obiettivo di informare cittadine e cittadini sulle trasformazioni urbane in corso e in programma nella zona di prossimità Fossolo-Due Madonne, raccogliendo da loro bisogni e opportunità. 

    Le attività di informazione e di ascolto sono inoltre finalizzate a includere le voci del territorio nel processo di aggiornamento delle strategie locali del Piano Urbanistico Generale del Comune di Bologna, oltre che nelle fasi di progettazione delle opere pubbliche, e a mettere in sinergia le diverse progettualità.  

    In particolare ci si focalizzerà sui progetti in via di sviluppo presso la ex Caserma Perotti, il Villaggio Due Madonne, l’edificio di via Mondolfo e alcune aree verdi nella zona Fossolo

    Il laboratorio prende il via nell’autunno 2024 con una prima serie di incontri:

    • Il primo incontro pubblico si terrà giovedì 28 novembre 2024 alle ore 18 presso il Centro polifunzionale del Quartiere Savena, in via Populonia 2.
      Questo primo laboratorio di zona ha l’obiettivo di informare i e le partecipanti riguardo le trasformazioni urbane in programma e di avviare un primo momento di confronto sulle istanze e le opportunità di trasformazione della zona, in particolare per quanto riguarda le centralità e le connessioni dell’area. Interverrà il sindaco di Bologna Matteo Lepore.

      » Ingresso libero con iscrizione
      » Scarica la locandina

    Successivamente sono in programma altri incontri di co-progettazione e approfondimento dedicati alla trasformazione di specifici luoghi della zona, in particolare:

    • Rinverdimento e valorizzazione degli spazi pubblici del Villaggio Due Madonne e riqualificazione dell'edificio di via Mondolfo - progetto pilota del percorso Bologna Verde:
      incontro pubblico giovedì 5 dicembre 2024 ore 17.30, presso la Polisportiva Pontevecchio - via Carlo Carli 56

    • Rigenerazione urbana dell'ex Caserma Perotti con residenze universitarie, spazi pubblici e nuove attrezzature:
      incontro pubblico giovedì 12 dicembre ore 18, presso il Centro polifunzionale, via Populonia 2

    • Interventi sugli spazi pubblici della zona Fossolo - progetto pilota del percorso Bologna Verde, per potenziare l'attrattività e la capacità ecologica dei parchi, migliorando le connessioni tra servizi, zona residenziale, bosco e aree verdi (Bosco Tanari, Giardino Vittime della Uno Bianca, Giardino Brigata Partigiana Maiella, Giardino Antonio Ivan Pini, Giardino Władysław Anders Via Felsina, Giardino Gaetano Armaroli, ecc).:
      incontro pubblico giovedì 16 gennaio 2025 ore 18, presso il Centro polifunzionale, via Populonia 2

    » Per iscriversi a uno o più di questi incontri compilare questo modulo
    » Per maggiori informazioni: 

     

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